Tanti anni fa, in uno stadio che non c'è più, nei pressi di Torino, i tifosi della Juve ogni domenica cantavano "Trezeguet, Trezeguet, quando gioca segna sempre Trezeguet".

Oggi, a 35 anni, il bomber transalpino continua a far parlare di sè: il River Plate torna a far parte della Serie A argentina dopo un'agonia lunga 38 partite e 365 giorni di sfottò degli eterni rivali del Boca Juniors. Los millionarios erano infatti retrocessi per la prima volta in Serie B dopo 110 anni di storia. Riorganizzatisi, hanno affidato la panchina a Matias Almeyda, che a 38 anni e alla prima esperienza da allenatore non ha deluso, lanciando giovani premettenti (Cirigiliano, Pezzella e su tutti Ocampos, classe 1994) ai quali ha affiancato la classe e l'esperienza di Cavenaghi e Ponzio.

Torneo combattuto, fino all'ultimo secondo, poi ci ha pensato Re David: due gol, e il River batte l'Almirante Brown, conquistando la promozione. In un calcio di mercenari a caccia di ingaggi miliardari piace riportare le parole del calciatore a fine partita: "La gioia che ho provato oggi è la più grande, superiore a quella dell'Europeo del 2000 con la Francia, perchè oggi ho vinto con la squadra per cui tifavo da banbino".

Quando gioca segna sempre Trezeguet...