ATTENTO NAPOLI. ARRIVA IL TORINO


Napoli Torino
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03/11/2012 -

Il giorno dopo in cui la Torino bianconera ha consumato le frenesie e i suoi bollori pallonari contro l’Inter, la Torino granata si trasferisce al San Paolo di Napoli per una partita molto difficile. Il Napoli, infatti, reduce dalla sconfitta di Bergamo contro l’Atalanta, vuole vincere a tutti i costi per ristabilire la sua classifica e ripresentarsi di diritto come squadra anti –Juve. Ma il Toro non ci sta, anzi va in quel di Napoli con il cipiglio giusto, convinto com’è di non volere fare da sparring partner ma, anzi, con la consapevolezza di affrontare il match con il giusto approccio. Era piaciuto il Toro all’Olimpico di Roma contro la Lazio che, al contrario di quello visto in precedenza a Torino contro il Parma, è apparso sicuramente migliore sotto porta, nelle ripartenze e molto convinto nella manovra che è stata fluida e mai farraginosa. Un bel Toro che ha sfiorato la vittoria, grazie a una formazione che ha visto il rientro di Bianchi, Cerci, Sgrigna e Santana, la cui presenza ha determinato maggiore sicurezza anche al centrocampo granata che, contro il Parma, si era manifestato fragile e insicuro.

E’ giusto, dunque, che Ventura, allenatore di grande esperienza, dia affidamento agli stessi giocatori visti in campo a Roma e, soprattutto, insista con lo stesso atteggiamento tattico che ha dato ordine a tutta la manovra granata. Essere ben disposti in campo e dimostrare fluidità nelle proprie azioni tra centrocampo e attacco, può essere determinante anche ai fini di un risultato positivo contro il Napoli di Mazzarri, il quale, con ogni probabilità dovrà fare a meno di Cavani infortunato. Ma gli azzurri partenopei, specie sul proprio terreno, hanno dimostrato più volte di non dipendere solo dalla presenza del Matador. Tante altre frecce hanno sul loro arco, capaci di offendere l’avversario e colpirlo in velocità. Sarà sicuramente una bella partita, tutta da seguire. Le premesse ci sono tutte; da una parte il Napoli che deve vincere per riportarsi vicino alla Juve e dall’altra un Toro orgoglioso e sanguigno che ha bisogno di punti ma anche della convinzione di poter recitare in questo campionato un ruolo importante per sé e per i suoi tifosi che ormai da troppo tempo attendono meritevoli fasti gloriosi. Vedremo cosa accadrà al San Paolo.

E intanto la Torino sabauda, elegante nell’aspetto e importante per la sua storia e cultura, si perde affannosamente nei meandri della commedia del pallone, sia essa di fede bianconera o granata. Ferve l’attesa del derby cittadino e il Toro, orgogliosamente, vuole arrivare a quell’appuntamento con tutte le carte in regola e dimostrare alla Vecchia Signora d’Italia che Torino è anche granata. Ma, per arrivare a questo, è necessario procedere con ordine e senza più “incidenti di percorso”, questo mister Ventura lo sa bene. Intanto la bella Napoli, città dalle mille contraddizioni, aspetta i granata con l’ansia di dover vincere la partita a tutti i costi ma, con Matador o no, i partenopei devono sapere che per loro non sarà facile liberarsi del Toro. 

Salvino Cavallaro


Salvino Cavallaro