TRE GIORNI EUROPEA: RIPRENDIAMOCI IL PASSATO


4 vittorie ed un pareggio
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Europa, 20/09/2013 -

Quattro vittorie e un pareggio, è questo il bilancio delle italiane dopo la "prima" in europa.Un bilancio così positivo forse non lo si otteneva dagli anni '90, epoca in cui il calcio italiano primeggiava spavaldamente. Erano gli anni del Milan di Sacchi, prima, e Capello, poi; della Juventus di Marcello Lippi e persino dell'Inter di Ronaldo vittoriosa in finale di Europa League contro la Lazio, E perchè non ricordare persino la prima finale tutta italiana di Coppa Uefa tra Juventus e Fiorentina nella stagione '89-'90.
Il calcio italiano in Europa mieteva vittime e non solo grazie alle grandi squadre, ma anche e soprattutto, oserei dire, grazie alle cosiddette provinciali come il Torino, il Vicenza, il Cagliari ed il Parma.
Poi il buio ed una lenta ma inesorabile degradazione, escludendo, naturalmente, alcuni sussulti di orgoglio come le imprese del Milan di Ancelotti e dell'Inter di Mourinho.

Tante, troppe, sono state le sconfitte e le figuracce da quell'epoca d'oro ai giorni nostri. Il calcio italiano in Europa ha perso quella posizione di rilievo del passato: la Juventus campione d'Italia non è testa di serie, il Milan vive sul prestigio dei successi passati ed il Napoli, in occasione del
sorteggio dei gironi, messo in quarta fascia a fianco di club danesi, austriaci e cechi.
Per una settimana, almeno, ci godiamo degli ottimi risultati, nonostante l'Udinese sia stata fatta fuori dai cechi dello Slovan Liberec e Roma ed Inter siano momentaneamente assenti dal calcio che conta.
Un vero peccato di presunzione, forse, il pareggio della Juventus in casa del Copenaghen, unica nota stonata della tre giorni europea.

In Europa League Lazio e Fiorentina ci hanno regalato due vittorie ed è proprio in questa competizione che bisogna fare meglio. Nel passato recente sono arrivate, una dietro l'altra, certe batoste per il calcio italiano ad opera di squadre di quarto livello come il Thun, il Debrecen o il Lech Poznan.
E' anche dall'Europa League che si riconquista il prestigio perduto e ci si riappropria del proprio glorioso passato.

 

 

 

Antonio Ioppolo