«SENZA RANCORE, FRATÈ!»


Stramaccioni e Ranieri: uno entra e l`altro esce...
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31/03/2012 -

Me li immagino così, sulla stessa strada, quella che porta a Interello, che cantano entrambi per ammazzare il tempo.
Uno fischietta giocondo e canta uno stornello allegro: "Fatece largo che passamo noi, 'sti giovanotti de 'sta Roma bella..."
L'altro triste e malinconico con le braccia conserte che improvvisa: "Pe fa la vita meno amara, me so' comprato 'sta chitara..."
Se hanno una stagione preferita, per il primo sarà sicuramente la Primavera; per il secondo possiamo stare certi che non sia la stessa del "pischello" che gli ha scippato il posto in panchina.
Uno con capelli sistemati, in ordine, lo sguardo carismatico e affascinante: alcuni iniziano a sognare un nuovo Mourinho.
L'altro i capelli (bianchi) se li è strappati per la disperazione; gli occhi, in quel di Verona colmi di lacrime, ora riflettono il quadro di un uomo che ha fatto di tutto, ma non è bastato.

Una pacca sulla spalla quando si incrociano e via: uno entra e l'altro esce.
"Senza rancore, fratè!" fa il primo. "Senza rancore..." risponde l'altro.
Uno è atteso da fotografi, giornalisti e tifosi a braccia aperte.
L'altro trova ad attenderlo su una panchina di un parco giochi limitrofo Benitez e Gasperini che, tanto per cambiare, sparlano dell'ex presidente.
Avranno trovato un nuovo compagno di merende? Non credo, Ranieri ha perso il posto, ma non la dignità.
Si siede su un'altra panchina da solo con la sua chitarra: chissà se la vita diventa veramente meno amara suonando qualcosa...

Intanto dentro la sala stampa c'è un putiferio: l'uomo che racconta il suo sogno a tinte nerazzurre piace, è schietto, diretto, viscerale: vuoi vedere che somiglia realmente a Mourinho?
Sui giornali iniziano a giocarci su, lo chiamano StraMouccioni, fanno fotomontaggi assurdi e le rime baciate con il suo cognome si sprecano.
Moratti ha fatto un gran regalo ai giornalisti, gli unici che sarnno soddisfatti a prescindere dagli esiti che darà il campo.

Già, perchè in tutto questo tran-tran qualcuno può correre il rischio di dimenticare che domenica si gioca.
E allora è proprio il "Mou de Roma" a ricordare il motivo per cui è stato chiamato: "Penso solo a vincere domenica contro il Genoa."
Le "carrambate" (come le definisce lui) fanno piacere fino a quando si scherza; poi, quando si scende in campo, si fa sul serio.
E' sul campo che Strama vuole dare le risposte migliori, a partire dalla rivalutazione di Zarate e Forlan, Cambiasso e Stankovic.
Parlare di progetto in una settimana sarebbe ridicolo; meglio affidarsi ai giocatori d'esperienza di cui si dispone, cercando di rinnovarne le motivazioni.

Battere il Grifone è un imperativo per tornare a respirare aria pulita, per crederci un po' di più.
Fare bene nelle restanti otto successive gare gli servirà davvero tanto, altrimenti il rischio che corre lo conosciamo tutti: la pacca sulla spalla da un argentino che canta "Livin' la vida loca" se la vorrebbe proprio risparmiare...

Manuel Barbetta