MILAN, ALLEGRI: «PAZZINI CI SARÀ. NIANG È ANCORA GIOVANE»


Milan Allegri
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Milano, 14/09/2012 -

L'allenatore del Milan, Massimiliano Allegri, parla alla vigilia del match contro l'Atalanta: "Vogliamo creare i presupposti per vincere, non sarà facile perché hanno fatto una buona gara a Cagliari e con la Lazio non meritavano di perdere. Servirà pazienza, dovremo giocare bene tecnicamente, cercando di esser bravi in fase difensiva quando agiranno in contropiede".

Sul feeling con Prandelli. "Mi ha fatto piacere che Cassano sia andato all'Europeo, come che Pazzini sia stato chiamato in Nazionale. Prandelli era a Bologna, gli ha portato fortuna per quella tripletta...".
Sul campionato. "Con la Sampdoria siamo stati poco fortunati, con il Bologna bravi e fortunati. Dobbiamo migliorare in fase difensiva, dobbiamo esser più smaliziati davanti e liberi mentalmente, senza preoccuparci di risultato e prestazione visto che siamo una squadra nuova e giovane; dobbiamo metterci entusiasmo, senza pensare sempre alla gara successiva".

Sullo schema. "Ho giocatori che possono stare sugli esterni; anche a gara in corso, possiamo variare schema e magari passare al 4-2-3-1. Ambrosini e De Jong, però, sono l'uno l'alternativa dell'altro, seppur possano giocare insieme. Dipende dalla gara".

Su Niang. "Ha solo 17 anni, è qui da 20 giorni e viene dal campionato francese. Va considerato come un diciassettenne con buone qualità fisiche, anche se deve migliorare tecnicamente. Sarà un giocatore del futuro, non per il presente; poi, quel che riuscirà a dare di buono adesso, lo prenderemo come un merito. Però parlare di 'titolare' del Milan, è eccessivo".

Su Pazzini. "Aveva un fastidio al ginocchio, ieri l'ho tolto dopo 20 minuti, ma al 99% è in campo".

Allegri accerchiato?. "Ho vinto campionato, Supercoppa, in due anni abbiamo fatto 'qualche' punto e credo che in tanti ambiscano ad arrivar qui. E' normale che il tecnico del Milan sia al centro dell'attenzione, questo mi fa stare sereno. Devo pensare alla squadra che ho a disposizione; dopo le partenze di Ibra e Thiago, sapevo che avrei trovato delle difficoltà. Dopo le prime 5 gare dell'anno scorso, avevamo 5 punti. Speriamo di non battere quel recordo (ride, ndr)... L'importante è fare risultati, facendo crescere squadra e giocatori".

Sulle aspettative e su El Shaarawy. "A livello mentale, i giovani devono crescere e recepire velocemente, ma sono ragazzi di 19 anni. Forse si chiede loro qualcosa di troppo grande, devono crescere fisicamente, mentalmente e tecnicamente. La scorsa stagione El Shaarawy ha giocato tantissimo, ma ha un'età giovanissima. Chi gioca domani? Lui o Bojan, che è un giocatore bravissimo sullo stretto".

Sul chiarimento con Galliani. "Per chiarire una cosa, devono esserci state discussioni... In due anni e mezzo, abbiamo fatto cento cene: da Milano a Forte dei Marmi, che è vicino a Livorno. Se possiamo andare a cena, lo facevamo per stare insieme come capita spesso anche con altre persone. No, niente cena... Ho mangiato a casa".

Sugli infortunati. "Montolivo è quasi a posto, vedremo per l'Anderlecht. Pato? Procede bene il recupero, ma rientrerà prima Robinho di lui".

Sul terzino. "A sinistra, oltre ad Antonini, c'è Mesbah, può giocarci De Sciglio e potenzialmente è un buon terzino anche Constant".

Sull'outing di un calciatore in Bundesliga. "Mai saputo di omosessuali nello spogliatoio, ma un conto è la vita privata ed uno il gioco del calcio. Da parte di tanti c'è questo muro, ma stiamo procedendo verso un'apertura mentale migliore di anni fa".

Sulla difesa. "Zapata era in Colombia, è tornato ieri pomeriggio alle 4. Sarà oggi in gruppo, come Yepes: ho cinque centrali affidabili, con tante gare ogni tre giorni, possono girare ed ho i destri che possono giocare tranquillamente a sinistra. Mexes? Sta bene, se non è domani, martedì può partire con una maglia da titolare".

IlCalcio24 Redazione