Clamorosa protesta di Emanuele Pesoli, calciatore del Siena squalificato per tre anni per illecito sportivo: il difensore infatti stamattina si è fatto incatenare davanti alle porte della Federcalcio a Roma dichiarando tra l'altro di voler inziare uno sciopero della fame.

"Voglio difendermi, voglio un confronto con Gervasoni e Carobbio. Mi sento ferito per la condanna, e vorrei un confronto con chi mi accusa, e cioè con Carobbio e Gervasoni. Non sto mettendo in discussione il lavoro dei magistrati e di Palazzi ma mi vorrei difendere in maniera giusta. 'E' una protesta forte - ha continuato l'ex difensore del Varese - ma mi stanno rovinando la vita per una cosa che non ho fatto. Prima di smettere di giocare vorrei lottare con tutte le mie forze. Attendo qualcuno, il presidente della Figc, Giancarlo Abete, resterò qui fino a quando non ce la faccio piu'. 

La settimana scorsa Pesoli aveva chiesto di ascoltare Gervasoni e Carobbio, ma i giudici avevano respinto la sua richiesta ritenendo non indispensabile sentirli.