‘Non è cambiato nulla’. Queste le quattro magiche parole uscite dalla bocca di Zanetti e compagni dopo la sconfitta, non disfatta, a Bergamo. Come sempre, però, si cerca il colpevole, da una parte e dall’altra. Secondo alcuni il rigore ha determinato la partita, secondo altri Stramaccioni ha sbagliato formazione, troppo offensiva in un campo così complicato. Ma nulla è mutato: i nerazzurri sono sempre secondi e la distanza dalla Juventus non è insormontabile. Quello che più che altro è mancato nel momento di bisogno, di difficoltà, erano rinforzi, pronti a subentrare a giocatori naturalmente stanchi. Rinforzi di qualità. Sia chiaro, però. Non è stata la prima sconfitta in territorio nemico a rivelare questa sentenza. Lo smacco contro l’Atalanta ci può stare. Ci può stare perdere una partita dopo una striscia positiva, molto positiva.
Ora, però, il mister romano si trova di fronte a diversi infortuni che stanno condizionando moduli e scelte. Quindi? Quindi, penserà Strama, che gennaio arrivi presto e che Moratti mi faccia dei bei regaloni. Un giocatore per reparto, questo serve. A partire proprio dalla difesa, disastrosa domenica sera. Con Ranocchia e Samuel fuori, la situazione si è complicata terribilmente ma il nome è già pronto. Si chiama Mapou Yanga Mbiwa, gioca nei campioni di Francia del Montpellier e ha solamente ventitré anni. Il giovane francese di origini africane era stato a un passo dal Milan ma il prezzo, lievitato a dismisura dopo la grande stagione, ha convinto Galliani a virare su altri obiettivi. Ora, invece, il contesto è mutato totalmente: il Montpellier continua a perdere e l’eliminazione dalla Champions League è incombente. Il prezzo si è abbassato e la volontà del giocatore è quella di lasciare la Francia al più presto.
In centrocampo i nomi si sprecano: tralasciando Willian e Fernandinho, stelle dello Shaktar francamente impossibili da prendere per un’italiana (i soldi sono sempre quelli, non dimentichiamolo), l’obiettivo sarà ancora Paulinho, centrocampista duttile del Corinthians. Anche qui, però, i problemi sono più di uno: il costo del cartellino in primis, la volontà del giocatore poi e infine anche il vero valore del brasiliano, ai più sconosciuto.
E se la soluzione fosse un acquisto low cost (ancora) e il nome dovesse ancora essere scoperto? Il vice-Milito è già stato individuato. Quando? Domenica sera. Dove? Allo stadio Atleti Azzurri d’Italia, dove ormai muove i suoi passi da due anni. German Denis è il perfetto sostituto dell’idolo dei nerazzurri e l’affare, anche se negato da Marino e Colantuono, potrebbe davvero farsi. Prenderlo, ovviamente, può non essere facile ma ci potrebbe essere una soluzione: Silvestre, difensore che all’Inter non trova spazio e, quando lo trova, fallisce miseramente. Un nome per reparto: questi gli obiettivi dell’Inter 2.0.
