TROFEO MAMMA CAIRO 2018, UN APPUNTAMENTO IMPORTANTE PER IL TORINO PRIMAVERA.


La Primavera di Federico Coppitelli, alla prova del suo primo appuntamento stagionale.
tempo: 45ms
RSS
Torino, 24/08/2018 -


Oltre al naturale rispetto per un Trofeo annuale che vuole ricordare la figura della mamma del presidente Urbano Cairo, il Toro tiene molto a questo evento anche per mettere a punto i tanti motivi tecnici della squadra Primavera allenata da Federico Coppitelli. Un team che ha fatto molto bene durante la scorsa stagione e che quest’anno si propone di migliorare i risultati ottenuti grazie anche ai 14 nuovi acquisti voluti dall’attento talent scout, nonché direttore del settore giovanile granata Massimo Bava. Un connubio perfetto che per il presidente Cairo rappresenta il fiore all’occhiello di tanti anni già coronati di successi, ottenuti dal settore giovanile granata. Così, in questo periodo dell’anno in cui si comincia a pensare al ritorno dalle ferie e l’attenzione per l’inizio del campionato di Serie A si pone come primario interesse mediatico, i ragazzi di quel luminare tecnico della Primavera del Toro, Federico Coppitelli, si trovano a confrontarsi con squadre titolate come Juventus, Inter e Milan. E non è poco per una squadra e una società che vuole sempre migliorarsi con l’intento di cominciare bene i propri impegni annuali proprio da questo Trofeo intitolato alla signora Maria Giulia Castelli Cairo, cui tiene ovviamente molto il presidente granata. Con questo sono 6 gli anni contati da questo torneo, che si gioca tra lo stadio di Quattordio in provincia di Alessandria e quello di Asti. Una festa granata che s’interseca tra mille motivi romantici per non dimenticare la tifosissima Mamma Cairo, e situazioni tecniche e tattiche capaci di controllare lo stato di preparazione della squadra di Coppitelli. Dunque, parliamo di un Trofeo tutto da seguire e capace di stagliarsi tra mille motivi d’interesse. Così dice Massimo Bava, responsabile del Settore Giovanile del Torino: “Regalare questa gioia al presidente Cairo è un mio desiderio……” Parole che si commentano da sole e che danno la dimensione di ciò che significa lavorare alacremente per migliorare quel settore giovanile del Toro il quale storicamente si eleva per capacità nella valorizzazione di giovani promesse del calcio. E’ la logica di chi investe e sa che i risultati talora non danno immediatamente i frutti sperati. Una grande scelta fatta di pazienza, oculatezza, capacità professionale nel percepire il futuro campione che si misura con l’ottima organizzazione di settore. Questo, Massimo Bava lo sa bene. Ma lo sanno bene anche i vari collaboratori che remano tutti per il verso giusto. Nel calcio sono i risultati che contano, le parole sono soltanto il condimento di ciò che è effimero. Intanto il presidente Cairo controlla tutto, ed ha avuto modo di apprezzare il lavoro di Bava e il suo entourage già dai risultati ottenuti la passata stagione. Adesso è ora di ricominciare, proprio a partire dal Trofeo dedicato a mamma Maria Giulia che non c’è più.

Salvino Cavallaro

 

Salvino Cavallaro