JUVENTUS, È ARRIVATO IL GIORNO DELLA VERITÀ


E’ da quella assurda sera del
Wanda Metropolitano, che i tifosi bianconeri aspettano la notte della
rivincita. Quella squadra scesa in campo non era la vera Juventus e non era
neanche la lontana parente di quella che è veramente, nonostante certe
manchevolezze tattiche che spesso imputiamo ad Allegri. Una notte mortificante
per il popolo bianconero, il quale mise da parte persino l’immenso distacco in
campionato dal Napoli, che già preannunciava la conquista dell’ottavo scudetto
consecutivo per la Juventus. L’amarezza di quella partita di Champions contro
l’Atletico Madrid fu troppo intensa, bruciante ed impossibile da assorbire. Per
questo, fin dal giorno dopo quella incredibile sconfitta, il mondo bianconero
ha vissuto con ansia la spasmodica attesa della rivincita all’Allianz Stadium.
Ebbene, adesso quella notte tanto attesa sta per arrivare. A Torino, nella sua
parte di fede bianconera si respira aria e voglia di partita perfetta, in cui
solo la Juventus stessa, prima ancora dei Colchoneros, può essere la vera
antagonista di sé. Certo, resettare completamente tutto è praticamente impossibile,
tuttavia, nella notte più importante della stagione della Juventus, il popolo
bianconero deve mobilitarsi e provare in qualche modo a non essere prevenuto su
pensieri anti Allegri, su insoddisfazioni e idee di programmazione sulla sua
probabile sostituzione e di tante innumerevoli disapprovazioni contro la
società per il caro biglietti. Pensiamo che a tempo dovuto i sostenitori della
Vecchia Signora d’Italia abbiano la legittimità, se lo riterranno opportuno, di
scegliere il modo migliore per contestare. Ma questa notte, no! La Juventus ha
bisogno del dodicesimo giocatore in campo, perché l’eventuale remuntada sugli
spagnoli significherebbe l’accesso ai quarti di finali e la possibilità di
arrivare fino in fondo, partecipando a quella finale tanto attesa per poterla
vincere.
E’ stato il sogno delle notti
juventine già da questa estate, proprio quando la Juventus ufficializzò
l’acquisto di Cristiano Ronaldo. Già, perché lui è senza dubbio l’uomo
Champions, il calciatore che ha vinto cinque volte la Coppa dalle grandi
orecchie ed ha segnato 122 reti. CR7 ha scelto la Juve, ma anche la società lo ha
voluto insistentemente senza badare a spese, sicura di colmare finalmente quel
fastidioso gap che le ha impedito di vincere una Champions che nel tempo è
persino apparsa stregata per i colori bianconeri. E’ stato come incontrarsi in un
intersecarsi di situazioni che fanno capo alla convinzione di un affare comune,
capace di portare benefici ad entrambi. Quindi, in questa notte di football ad
alti livelli in cui si spera in un’impresa storica da parte della Juventus, la
differenza la farà sicuramente il campione tanto voluto da tutto il mondo
bianconero. E se è vero che nel calcio contano gli episodi e certi meccanismi
di squadra che si devono incastrare perfettamente come tessere che completano
un puzzle, è altresì vero che il campione fa sempre la differenza. E CR7 la fa
la differenza; su questo non ci sono dubbi! “Sono sicuro al 200% che Cristiano farà Cristiano” dice capitan Chiellini. Un chiaro pensiero di quello che significa avere in
squadra, nello spogliatoio, in campo e nei vari allenamenti quotidiani, un
leader di tale spessore tecnico e umano, capace di migliorare l’autostima di
tutti i propri compagni di squadra. E in momenti come questo c’è proprio
bisogno dell’unione d’intenti, c’è bisogno di vedere l’avversario con rancore
sportivo, per aver creato tanti malumori dopo quell’infausta notte al Wanda
Metropolitano, capace di destabilizzare l’armonia dell’ambiente juventino che
comprende, oltre ai tifosi, anche gli addetti ai lavori. C’è poi la fase
tattica da analizzare da parte di Allegri, che sta studiando da giorni il modo
migliore per superare la squadra del Cholo Simeone. Proprio il Max livornese
che ha le sue responsabilità e che si trova ormai in mezzo a un mare di
contestazioni, deve dimostrare che sa di Europa e che non è vero che tende ad
un calcio fatto di antiche idee, dove basta attendere sempre l’avversario per
poi colpirlo nelle ripartenze. Il calcio in Europa si gioca con aggressività,
forza fisica, velocità, e con uno, o massimo due tocchi, capaci anche di
verticalizzare il gioco e trovarsi in area di rigore ed essere pronti al tiro
in porta. Ma snaturare le caratteristiche di certi calciatori, nel fare di
Allegri sembra essere la sua specialità, il suo modo di intendere un calcio
fatto di tuttologi. Naturalmente è ancora tutto da dimostrare, visto che in
campo europeo conta vincere e lui non ha mai vinto nulla, al contrario dei vari
Guardiola, Mourinho, Zidane, la cui prossima presenza sulla panchina della Juve
sembrava già cosa fatta, se non ci fosse stato l’intervento furbesco e repentino
di Florentino Perez, il quale gli ha dato maggiori poteri per convincerlo a
ritornare ad allenare il Real Madrid. Ma questa notte il campo parlerà chiaro e
Massimiliano Allegri lo sa bene. Le chiacchiere sono già state spazzate via
dall’impetuosità del vento che in questi giorni è soffiato violentemente sull’Allianz
Stadium. Dunque, signor Allegri, dimostri che in campo internazionale ci sa
fare. I giocatori li ha. E una volta per
tutte, metta pure il turbo a questa “Ferrari” bianconera che ha a sua
disposizione. Altrimenti s’ingolfa………
Salvino
Cavallaro