ROMA, QUASI CERTO IL RITORNO DI ZEMAN


Scegliere di affidargli le chiavi di un progetto tutto nuovo
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28/05/2012 -

Il ritorno di Zdenek Zeman alla Roma sembra ormai certo. Il tecnico boemo, dopo aver condotto alla promozione in Serie A il Pescara, sembra pronto per tornare a guidare la squadra giallorossa, 13 anni dopo l'addio che ne ha di fatto segnato l'inizio di un declino con diverse esperienze non certo da incorniciare alla guida di Napoli, Salernitana, Avellino, Brescia, Lecce e Stella Rossa.
Per il 65enne tecnico boemo il ritorno nel calcio che conta è ormai realtà. Anche Lazio e Fiorentina sembravano aver messo gli occhi su di lui, ma la Roma - sfumato l'arrivo di Montella dal Catania - sembra aver deciso di dare un'altra chance all'allenatore che tra il 1997 ed il 1999 ha divertito il popolo giallorosso centrando un 4° ed un 5° posto, prima dell'arrivo di Fabio Capello.
A Roma, sponda giallorossa, la notizia è stata accolta con moderata soddisfazione. I tifosi non hanno mai dimenticato il tecnico boemo, rievocandolo a più riprese nei momenti più difficili per le vicende del club. Con Zeman lo spettacolo è garantito e, stando a quanto raccolto dall'allenatore di Praga alla guida della Roma, i risultati non sono stati certo da buttar via.
Scegliere di affidargli le chiavi di un progetto tutto nuovo, però, appare un azzardo.Il calcio di Zeman ha bisogno di tempo per essere attuato e di giocatori idonei al suo gioco e muniti di grande spirito di sacrificio. La Roma, inoltre, non sembra disporre di un organico disegnato per il 4-3-3 e dunque la scelta di Zeman comporterebbe un importante modifica della rosa.
Stekelenburg non sembra un portiere di quelli che piacciono al boemo. Kjaer, Juan, Heinze e Burdisso non sono dei fulmini di guerra e potrebbero trovarsi spesso in difficoltà se lasciati troppo soli dietro, come già manifestato quest'anno. Lamela e Pjanic faticherebbero un bel po' prima di calarsi nella nuova parte, dopo essere riusciti ad ambientare nel calcio italiano. Insomma, soltanto Bojan e Osvaldo, immaginati in versione Insigne ed Immobile, sembrano poter beneficiare della visione tattica di Zeman.
Puntare su un allenatore più tradizionalesarebbe stato decisamente più oculato.

 

 

 

Antonio Ioppolo