PALERMO, NON C`È IL CAPITANO


Qui le storie a lieto fine non c`entrano
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17/05/2013 -

Qui le storie a lieto fine non c'entrano. Palermo a memoria d'uomo non ricorda un gesto d'affetto senza conseguenze; parliamo solo di calcio. La retrocessione matematica conquistata sul campo Domenica scorsa ha lasciato tutto l'ambiente palermitano interdetto e le vicende extra di Fabrizio Miccoli stanno dividendo le opinioni della tifoseria su di un tema delicato. Le parole del presidente non hanno gettato acqua sul fuoco ma la situazione è parsa complicata fin da subito anche se non è trapelato un clima di sopportazione nei suoi confronti anzi alla tifoseria non è importato granchè della storiaccia finchè non si è arrivati al capolinea della serie B. La squadra rosanero rimarrà orfana del suo capitano? Sopravvivere a Palermo sembra difficile a questo punto; probabilmente l'approccio alla permanenza anche dopo la retrocessione è saltato a causa delle notizie di cronaca. Tutto ciò sta distraendo dalla gara di chiusura del torneo e dal commiato dalla serie A, paradossalmente giunto nelle ultime giornate di campionato per mano di alcuni degli artefici della promozione post radiazione. La chiusura in serata col Parma sarà un modo per ringraziare i tifosi sperando che sia terminata la polemica su chi o cosa retroceda in serie B: la società giocherà in quella serie l'anno prossimo e la città farà da sfondo a quella nuova stagione. Collocare il riscatto sociale nell'ambito calcistico non è molto incoraggiante per il futuro della città. Nel frattempo la società inizia a pensare alla rosa della prima squadra dato che qualcuno partirà a casua del monte ingaggi limitato per la nuova categoria e qualcuno anzi troppi torneranno a Palermo dai prestiti. Sannino? Sembra la persona giusta per chiudere dignitosamente e ricominciare con umiltà. 

Fabio Zerillo

IlCalcio24 Redazione