LICHTSTEINER NON RINNOVERÀ IL CONTRATTO, MA ARRIVERÀ DARMIAN.


Alla Juve è quasi fatta per l`acquisto dell`ex granata.
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Torino, 23/02/2018 -


Sempre sul pezzo questa Juve che non vuole farsi trovare mai impreparata e quindi costretta a dovere prendere decisioni affrettate. E’ come volere blindare quelle fasce che nell’assetto tattico di Allegri, assieme al centrocampo, rappresentano il punto nevralgico del possesso e del non possesso palla. Non c’è che dire, con l’arrivo dell’ex granata che adesso è in forza al Manchester United di Mourinho, la difesa della Juventus si sistemerà con più titolari, così com’è ormai nella politica di questa società in cui chi sta in panchina non si può ritenere una riserva. E’ la logica del calcio moderno che impone un tasso tecnico molto alto per poter fare fronte con qualità agli innumerevoli impegni di una stagione calcistica ad alti livelli. E la Juve che vuole essere sempre tra le prime società in Europa per restarci, ha da tempo individuato le strategie giuste per arrivare sempre in fondo alle competizioni cui partecipa. Con l’arrivo di Matteo Darmian si sistemerebbe una difesa composta da Chiellini, Spinazzola, De Sciglio, Barzagli, Caldara e Rugani, indipendentemente da quello che sarà il futuro prossimo legato ad Alex Sandro e Asamoah. In realtà è già da un po’ di tempo che Marotta e Paratici corteggiano il giocatore del Manchester United, il quale dopo due anni di appartenenza alla squadra di Mourinho non sembra essersi integrato come avrebbe voluto. Possono essere tante le motivazioni per questo inaspettato mini insuccesso (vedi anche Pogba), ma sulla qualità dell’ex granata e Nazionale non ci sono dubbi di sorta. Tra lui e mister Mourinho non c’è stato evidentemente quel feeling necessario per conquistare il football di Oltremanica. E così Matteo non vede l’ora di ritornare in quella città che lo ha lanciato dalla parte della sponda granata. Storie di un calcio in cui nulla è scontato e quel “mai dire mai” che spesso nasconde un ritorno dal quale si è partiti con tanto entusiasmo, non sempre deve essere interpretato come un insuccesso.

Salvino Cavallaro              

Salvino Cavallaro