AUGURI A DI STEFANO, STELLA DEL SECOLO SCORSO CHE ILLUMINÒ MADRID


Oggi é il compleanno di Di Stefano, ex stella del Real Madrid...e dei due mondi
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04/07/2014 -

Immaginatevi una partita lunga quasi quanto 500 incontri tutti insieme, dove un singolo attaccante realizza più di 700 gol da solo. E quell'uomo non é certo un giocatore qualunque, ma uno dei nomi più importanti che siano stati scritti sugli almanacchi di calcio dal '900 a oggi. Ossia un certo Alfredo Di Stefano, la leggenda del Real Madrid.


Alfredo Stefano Di Stefano Lauché nacque a Buenos Aires esattamente 88 anni fa, il 4 luglio del 1926. Figlio di un italo-argentino e di un'argentina di origini franco-portoghesi, la futura stella dei blancos iniziò a giocare nel settore giovanile del River Plate a 15 anni e dopo qualche tempo giunse in prima squadra, giocando 6 partite della futura Coppa Libertadores e segnato 4 gol. 

Dopo una parentesi in Colombia con i Milioneros, finalmente la "Saetta Rubia" (come era soprannonimato) nel 1953 approdò in Spagna al Real Madrid. Ci arrivò da argentino e con una Coppa America in bacheca, vinta nell'edizione del '47 in Ecuador. Ma tre anni dopo il suo sbarco nel Vecchio Continente, Di Stefano prese la cittadinanza spagnola e vestì da lì in poi soltanto la maglia della Roca. 

Nella capitale iberica, l'attaccante delle merengues diventò una vera leggenda vivente, giocando 11 campionati e vincendo una quantità incredibile di trofei, a livello di club e persoali. Su tutti vanno ricordate 5 Coppe Campioni consecutive, peraltro le prime in assoluto, e due Palloni d'Oro. Lasciò il Real nel 1964, dopo la finale di Coppa Campioni persa contro l'Inter a Vienna (primo trionfo per i nerrazzurri nella competizione). 

Gli scarpini li appese al chiodo soltanto nel '66, però, dopo l'avventura con l'Espanyol. Nella Lingua, con la maglia dei madrileni, collezionò 372 presenze e andò in gol 322 volte, diventando inoltre il giocatore che più di tutti ha segnato al Barcellona (18 reti). 

Ma dopo il grande passato da giocatore, De Stefano non disse addio completamente al calcio e scelse di allenare. Debuttò con l'Elche in Spagna poco dopo il ritiro dal campo e nel 1969/70 fu il mister del Bocca Juniors. Tornò anche nel "suo" River Plate nella stagione 81/82 ma quella dopo fu chiamato dal Real Madrid. Vi rimase per due anni, tornandoci nel 1990/91, anno del suo ritiro come allenatore.

Giocatore icona per tantissime altre stelle a lui contemporanee e future, Di Stefano é da molti considerato il più grande calciatore di tutti i tempi. Sicuramente rientra nell'elenco dei grandi protagonisti di questo sport, come testimonia il 22º posto che l'AFS (Association Football Statistians') gli ha riservato in questa graduatoria. Pesa sicuramente il fatto che non giocò mai un Mondiale, poiché nel 1950 l'Argentina scelse di non partecipare, nel 1954 la Spagna non si qualificò e nell'edizione del '60 un infortunio lo costrinse a rimanere a casa. Da li in poi lasciò la nazionale.

E oggi, quando stampa e tifosi rimangono interdetti se una stella come Ibrahimovic o Riberynon non partecipano alla Coppa del Mondo, fa effetto sapere che uno dei più grandi calciatori del secolo scorso non vi hai mai preso parte. Ma la vita va comunque avanti, e allora non resta che dire "buon compleanno Saetta Rubia"!

Timothy Dissegna