ALLA SCOPERTA DEL MIRACOLO LEVANTE. I VALENCIANI SONO AD UN PUNTO DAL 4° POSTO


Dal nostro inviato da Valencia, Antonio Ioppolo
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16/04/2012 -

Il Levante è un progetto a dimensione d'uomo, costruito sugli uomini e non sui nomi. Quanto è bello essere piccoli. Questo é stato lo slogan scelto dal Levante per la campagna abbonamenti della scorsa estate. Azzeccato in pieno. Per quanto sia difficile oscurare l'altra più blasonata squadra di Valencia, la U.D Levante ci riesce benissimo. L'allenatore è un ex terzino sinistro sconosciuto al grande pubblico. Nato ad Alicante nel 1964, ha sempre militato in serie B e C. Il suo nome è Juan Ignacio Martínez Jiménez. Insieme al Presidente Quico Catalán ha costruito una squadra tosta e d'esperienza. Munúa (34) ex portiere della nazionale uruguayana;  Ballesteros (36), un gigante lento e macchinoso ma con notevole senso del piazzamento, Javi Venta e Juanfran, i due inesauribili terzini di 35 e 36 anni; Javier Farinós (34), vecchia conoscenza del calcio italiano e che sembra rivivere gli antichi fasti vissuti all'epoca in cui giocava nel Valencia C.F.; José Javier Barkero(32), arrivato in estate a parametro zero e autore di 8 reti in 32 partite giocate; infine, i bomber, l'ivoriano Aruna Koné(28) autore di 15 reti e Rubén Suarez (33), il fantasista che ha già collezionato 35 gol e 136 presenze con la maglia azul-grana della U.D. Levante. Sabato scorso ha dato più di un grattacapo al blasonato Barcelona che ha vinto la partita 1-2 grazie ad un generosissimo rigore,poi trasformato da Messi. Eppure il Levante ha messo in difficoltà la squadra più forte del mondo con un gioco di squadra semplice basato sull'aiutarsi costantemente  ed ordinatamente. I giocatori del Barça non riuscivano a dare fluidità alla manovra. Il Levante si trincerava nella propria metà campo e ripartivano con rapidità in contropiede. Questo è stato il leit-motiv dell'intera partita,almeno fino al momento in cui è salito in cattedra il solito Messi ed una certa sudditanza psicologicasfociata nel rigore per un presunto fallo su Cuenca. Nel momento in cui scriviamo il piccolo  Levante, la squadra più povera della Liga, è quinto, lottando per conquistare un posto in Europa. Ad un punto solo dal quarto posto che permetterebbe l'accesso ai turni preliminari di Champions League.  Il miracolo continui. Amunt Levante!


 

IlCalcio24 Redazione