SERIE A, IL CAMPIONATO ITALIANO AL GIRO DI BOA. IL PUNTO DI SALVINO CAVALLARO


La Juventus si laurea campione d`inverno e chiude il girone d`andata con cinque punti di vantaggio sulla Roma. La finestra su tutte le altre squadre.
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Torino, 19/01/2015 -


Torino - Meritatamente in testa con ben cinque punti di vantaggio sulla Roma, la Juventus si laurea ancora una volta campione d’inverno. Uno strapotere di gioco, di fraseggi, di tocchi di alta scuola e di gol, hanno fatto la differenza tra la Vecchia Signora e il resto delle squadre. Un ruolino di marcia che non è certamente da record, ma che evidenzia una Juventus più duttile, razionale, sicuramente meno ossessiva e ossessionata di quella vista l’anno scorso. La Roma, pur con tutta la buona volontà di squadra dagli ottimi valori tecnici, mette in evidenza la mancanza di tenuta nel non riuscire a tenere il passo dei bianconeri, dimostrando che senza l’apporto dell’ivoriano Gervinho, impegnato nella Coppa d’Africa, diminuisce di gran lunga la sua potenzialità offensiva. Si potrebbe dire: “Più Pogba e meno Gervinho”, giusto per sintetizzare la situazione delle due squadre in questo momento. Ma, per quanto riguarda la Juve, sarebbe più giusto dare un valore più globale di squadra, piuttosto che soffermarsi sulle singole giocate di classe di Polpo Pogba, il calciatore dal valore di 100 milioni di euro. Nel corso di buona parte delle partite d’andata, la Juve ha accusato alcune difficoltà di tenuta fisica e anche non trascurabili problemi nell’essere cinica nel momento di chiudere le partite. Tuttavia, dopo la partita giocata a Napoli, la squadra di Max Allegri ha ingranato la marcia del bel gioco e delle vittorie che l’hanno portata a una mini fuga di più 5 punti in classifica sulla Roma.

Ma la vera sorpresa di questo primo round del campionato italiano è la Sampdoria. La squadra di Mihajlovic e del presidente Ferrero che condivide il terzo posto in classifica con il Napoli a 33 punti, intende proseguire la traccia di questo percorso anche nel girone di ritorno, prova ne è l’acquisto di Eto’o e Muriel, anche se si è praticamente sbarazzata di Okaka per incompatibilità di carattere con il coach Sinisa Mihajlovic. Parlando della città ligure, non possiamo non fare riferimento anche ai rossoblu di Gasperini, i quali nonostante alcune flessioni, assieme a Palermo e Sassuolo si sono distinti per gioco di squadra e risultati eccellenti. Per i rosanero c’è la bella novità Dybala, un giocatore che fa gol, gioco, punti in classifica e sta pure facendo le fortune delle casse della società del presidente Zamparini. Anche il Sassuolo produce bel gioco, potendo vantare giocatori di alto rango come Zaza, Berardi, Sansone, Missiroli. Intanto, al momento del giro di boa, dobbiamo elencare tra le peggiori deluse proprio le due milanesi, Inter e Milan. La squadra del presidente Thoir partita male con l’allenatore Mazzarri, sta cercando di recuperare l’immagine attraverso il nuovo corso targato Roberto Mancini. Il Milan di Inzaghi, invece, dopo un avvio a fase alterne è in crisi di gioco e di identità, dimostrando tutta la difficoltà di squadra da ricostruire.

Parlando di squadre deluse, Parma e Cesena pensiamo che abbiano già il destino segnato, mentre tra Cagliari e le due squadre di Verona dovrebbe uscire la terza compagine che lascerà la serie A. Una nota a parte per il Torino di Giampiero Ventura che, dopo l’eccellente campionato dello scorso anno, aveva fatto intendere in qualcosa di più di quello che ha fatto quest’anno nel girone d’andata. La squadra granata vincendo a Cesena ha conquistato tre punti pesanti, grazie a un gol del neo acquisto Maxi Lopez che, comunque, resta da valutare. Urgono acquisti per questo Toro dalla rosa numericamente ristretta e qualitativamente insufficiente. Buone note per la Lazio di Pioli che è quinta in classifica con 31 punti, ma che gli si deve imputare una mancanza di continuità di gioco e risultati. La Fiorentina di Montella che è sesta con 30 punti, può recriminare una serie infinita di infortuni proprio nei suoi giocatori più importanti. Per questo rimandiamo ogni giudizio globale sulla squadra a fine campionato. Ottimo l’Empoli di Sarri, una squadra che sul suo campo ha intimidito squadre titolate come la Juventus, l’Inter e altre grandi. Resta l’Atalanta di Colantuono, una realtà di provincia sempre arcigna e agguerrita, che nel corso del girone d’andata è riuscita a mettere in discussione persino il suo allenatore, proprio per gli scarsi risultati raggiunti. Ma la vittoria degli orobici in casa del Milan, ha dato vigore ad una classifica che si stava facendo pericolosa e che, comunque, non sarà facile fino alla fine.

Salvino Cavallaro              





Salvino Cavallaro