NÈ BISCOTTI, NÈ CONTI: BASTA ESSER LA JUVE


Con un pareggio il passaggio del turno è assicurato, però...
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05/12/2012 -

Il grande giorno è arrivato: la grande sera è alle porte e, l'Ucraina, sarà la terra del destino per la Juve. Basta non perdere per passare il turno, basta fare il minimo indispensabile per entrare a far parte delle migliori 16 d'Europa e mandare a casa il Chelsea campione d'Europa in carica.

Eppure questa Juve ha dimostrato di non saper far conti e di giocare sempre per vincere : questione di mentalità e di fiducia nei propri mezzi dovuti ai rislutati di questi ultimi anni. Di fronte stasera ci sarà lo Shakthar Donetsk di Mirceu Lucescu, uno rimasto abbastanza legato all'Italia per i suoi trascorsi all'Inter: prima che iniziasse la competizione aveva detto di avere la squadra più forte del girone. Ai tempi si guadagnò qualche simpatica presa in giro: oggi invece c'è da dargli atto che i suoi giocatori esprimono un gran gioco (uno dei più divertenti di tutta la Champions) e che forse addirittura dalle due trasferte in Italia e Inghilterra col Chelsea hanno raccolto meno di quanto meritassero realmente. Loro già sono qualificati, ma passare primi sarebbe è un'occasione troppo ghiotta da non sfruttare sia a livello economico che a livello d'immagine: bisognerà fare attenzione a Willian, fenomeno brasiliano tutto riccioli e fantasia, Luiz Adriano, centravanti potente e tecnico che difficilmente si presta al fairplay, Fernandinho, Rat e Rakystky.

Gente forte che però obiettivamente non può impensierire almeno sulla carta la Juve, la vera Juve: serve grinta e decisione. Mancherà Marchisio, una delle anime di questa squadra: al suo posto l'uomo del futuro, Paul Pogba, giocatore già fisicamente formato e con una prospettiva ottima. Rientra Chiellini in difesa e in avanti si aspetta il vero Vucinic (troppo lezioso col Toro) e si punta su Giovinco, pupillo di Conte.  

Non serve mangiare biscotti d'Ucraina, alimenti spesso indigesti a noi italiani,  non serve fare troppi conti: basta scendere in campo e giocare da Juve. Semplice.

Luca Bonaccorso