LE FURIE ADESSO SONO RUSSE: POLONIA-GRECIA-REP.CECA SPARRING PARTNER?


RUSSIA
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09/06/2012 -

Pronti via ed subito è spettacolo: tutto il bel calcio che non si è visto nella prima partita ce lo siamo ripresi nella seconda con una splendida Russia, capace di asfaltare la Repubblica Ceca e divertire il mondo davanti alla tv. Dick Advocaat ha allestito una squadra spettacolare, che gioca a memoria e che, cosa difficilissima, riesce a liberare sempre l'uomo negli ultimi sedici metri, proprio dove le marcature sono più fitte: attaccano su tutti i fronti, i giocatori si interscambiano la posizione senza dare punti di riferimento agli avversari e danno una dimostrazione di forza incredibile. L'Italia ne ha saggiato le qualità in amichevole, la Repubblca Ceca le ha prese ieri, e Polonia e Grecia, se possibile, sembrano ancora più scarse dei cechi visti ieri: insomma la Russia è forte ma le avversarie del girone sono poca cosa per constatare la reale potenza in relazione alle favorite del torneo. Il calcio russo, grazie anche ai petroldollari che non mancano mai, è in costante evoluzione e i risultati sono questi: la Russia lotta su ogni pallone, corre per 90' ed eccelle nei singoli. I centrali di difesa Berezutski e Ignashevitch sono due muri e i due terzini, quest'anno un pò più bloaccati, aiutano bene la squadra: Denisov davanti alla difesa calamita ogni pallone a se, impostandolo subito ai fantasisti Arshavin, che fa avanti e indietro come un furetto non perdendo mai in lucidità (ecomiabiale come al 90'abbia saltato coast to coast tre giocatori ieri) e Dzagoev, che aiuta il centrocampo e si inserisce con tempi perfetti, come abbiamo visto ieri con i suoi due gol. A centrocampo Shirokov è d'un eclettismo incredibile: corre, si inserisce e segna. Per fare un paragone ricorda molto il Nocerino di questa stagione. Senza dimenticare in avanti Kerzakhov, che ieri ha sbagliato occasioni in quantità industriale ma che si muove tantissimo aprendo gli spazi ai fantasisti, e Pavlyuchenko, un gol e un assist in un quarto d'ora.

Dopo la Russia? il vuoto. Chi guarda la Repubblica Ceca ora e ripensa a quella con Nedved, Koller, Ujfalusi, Repka e i Rosicky e Baros di qualche anno fa, piange. Questa squadra non ha ne gioco ne anima. Si può consolare comunque guardando Polonia e Grecia. I polacchi ieri dovevano spaccare il mondo essendo la squadra di casa e giocando con la squadra più scarsa del girone, e invece hanno giocato i primi dieci minuti e poi hanno rovinato tutto grazie alla scelleratezza del proprio portiere Szcesny, protagonista prima di una papera colossale sul gol e poi dell'espulsione che ha provocato il rigore, sbagliato comunque da Karagounis. Rigore che magari poteva regalare tre punti ad una Grecia che chissà mai quando riavrà un'occasione del genere: gli ellenici hanno tutto per essere i primi eliminati da questo torneo.

 

Luca Bonaccorso