JUVENTUS-INTER, COMINCIA L`ATTESA: I BIANCONERI APPAIONO IMBATTIBILI


Juventus Inter
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02/11/2012 -

A Torino si avverte un’aria elettrica, spasmodica, fatta di tensione emotiva e trepidazione. Arriva l’Inter che sabato sera affronterà nel catino dello Juventus Stadium, sicuramente stracolmo di gente, quella Vecchia Signora acerrima nemica di sempre, non solo in campo e nei bar di periferia, ma anche in Lega e nei Tribunali. Una storia di ruggini mai sanate e di antagonismo che si è protratto negli anni in maniera davvero spropositata. Storie di inimicizie, purtroppo non solo sportive, che sono cominciate addirittura negli anni ’60, quando l’Inter di papà Moratti allenata da Helenio Herrera, mandò a Torino ad affrontare la Juventus di Sivori, Boniperti e Charles la squadra primavera con l’esordiente Sandro Mazzola. Allora fu considerata una sorta di irrisione verso la grande squadra bianconera che mieteva scudetti a volontà.

Gli anni sono passati e l’antagonismo tra le due fazioni è diventato addirittura insostenibile quando è scoppiato lo scandalo di Calciopoli. Da allora è stato un continuo andirivieni di accuse e veleni senza fine. Oggi, neanche la festa di Ognissanti e la Commemorazione dei defunti, storicamente giornate di mestizia e di riflessioni sul senso della vita, riescono a dare alla Torino bianconera attimi di tranquillità. L’attesa del pallone è troppo forte, e il turno di campionato infrasettimanale non ha fatto altro che acuire l’attesa del match. Juventus Inter resta comunque il derby d’Italia e oggi assume ancor più valore in considerazione del fatto che l’Inter, collocatasi in classifica a quattro punti dalla capolista Juventus, diventa la principale antagonista dei bianconeri per la conquista dello scudetto 2012’13. La squadra di Stramaccioni, dopo aver vissuto un lungo periodo di crisi dovuto al dopo Mourinho, ha faticato non poco nella ricostruzione della squadra e dei suoi assetti tattici che ne implicano il probabile inizio di un altro ciclo. E poi, affrontare questa Juve “imbattibile” sul suo terreno, stuzzica l’appetito a chiunque, figuriamoci se l’avversaria di turno si chiama Inter. La Juve, dopo avere visto le streghe contro il Bologna di Pioli, affila i suoi artigli nella consapevolezza della forza dimostrata fino ad oggi.

E’ un esame di maturità, soprattutto per l’Inter che, in quel di Torino, deve dimostrare di avere carattere, coerenza tattica e consapevolezza nei propri mezzi. Cassano, Palacio, Milito, Guarin, Cambiasso, sembrano prevalere su una difesa talora incerta soprattutto in Ranocchia, reo di non essere continuo. La squadra di Stramaccioni è forte soprattutto nelle ripartenze improvvise, ed è da questi contropiedi che la Juve deve proteggersi attraverso il suo già rodato centrocampo. La forza della squadra bianconera non la si scopre oggi, Pirlo che è in predicato di un meritatissimo pallone d’oro, rappresenta il faro insostituibile per questa Juve, anche se, a dire il vero, il giovane Pogba sta crescendo a vista d’occhio. Vedremo cosa succederà. Intanto possiamo dire che l’attesa è davvero tanta. Torino, con i suoi bellissimi colori autunnali che s’infrangono tra il lento fluire del Po, la sua collina e il parco del Valentino, aspetta con trepidazione l’attesissimo match e, ora dopo ora, sale quella febbre del sabato sera che non è propriamente riferita al film di John Travolta, ma a un incontro di calcio che non è certamente uguale agli altri. Non lo è mai stato!

Salvino Cavallaro


Salvino Cavallaro