L`EMOZIONE E IL GRANDE MESSAGGIO DELLO SPORT ALLE OLIMPIADI DI TOKYO 2020


Una Olimpiade da incorniciare
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Tokyo, 03/08/2021 -

L'esaltazione per le medaglie vinte alle Olimpiadi di Tokyo 2020, porta subito al pensiero di quanto l'emozione sia una parte determinante dello sport e della vita in genere. Ci sono storie che raccontano sacrifici nella preparazione quasi maniacale per il raggiungimento dell'obiettivo finale che è costituito dalla vittoria. Modelli da seguire per entusiasmo e forza fisica e mentale, capaci di ribaltare a volte situazioni di momentanea perdita di autostima personale nel non superare quel momento di insuccesso che potrebbe cambiare il percorso di una carriera. Sono momenti importanti di vita che raccontano storie personali che attraverso lo sport ci insegnano a non demordere mai e di tentare sempre anche se la strada da percorrere è in salita. Ecco, diremmo che lo sport ha le perfette sembianze della vita che, fatta ad ostacoli, spesso ci condiziona nel continuare a confrontarci con noi stessi. Sentire le emozioni della Pellegrini, piuttosto che quelle di Vanessa Ferrari (l'atleta medaglia d'argento di ginnastica artistica) o ancor più quelle scatenate di Jacobs e Gianmarco Tamberi, ci fa pensare al legittimo sfogo di gioia e pianto che non è altro che la logica conseguenza di ciò che si è vissuto nell'attesa di quel giorno, di quel momento, per esplodere nel giusto orgoglio personale. Bello ed emozionante è il racconto di Tamberi, campione di salto in alto maschile, di cui tutti ricordiamo il pianto di dolore per essersi procurato la rottura della caviglia sinistra che ne ha estromesso la partecipazione alle Olimpiadi di Rio. Ebbene, ai microfoni della Rai dopo avere conquistato la medaglia d'oro a Tokyo, Gianmarco Tamberi è riuscito ad emozionarci tutti attraverso il suo ripercorrere il film di ciò che significava per lui quella medaglia d'oro, e cioè la forza di non abbandonarsi mai ma credere ed avere fiducia in se stessi. Sono i sentimenti che si sono moltiplicati con le emozioni di un continuo crescere dal punto di vista sportivo e umano. Ecco, diremmo che queste olimpiadi che dopo la conquista della Coppa d'Europa da parte della nostra Nazionale di calcio ha dato evidenti segnali di orgoglio nazionale, ci ha fatto pensare che è bello crederci sempre, comunque vada. Si chiamano emozioni, si chiama voglia di primeggiare nella consapevolezza che nulla è impossibile. Grazie dunque a questi fantastici ragazzi che ci stanno dando l'opportunità di riscoprire i veri valori che lo sport ci insegna da sempre.

Salvino Cavallaro