MESSINA - STADIO CELESTE, QUEL PRIMO GIORNO DI ALEX DEL PIERO


Alex Del Piero, una favola cominciata a Messina.
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16/03/2016 -


Passa il tempo in maniera veloce e inesorabile, portando via con sé i ricordi. Ma ci sono storie che per la loro importanza sono state scritte negli annali e neanche il trascorrere del tempo potrà mai cancellare. Il 15 Marzo di 23 anni fa, esordiva Alessandro Del Piero con il suo Padova allo Stadio Celeste di Messina. L’ACR Messina cercava sul suo terreno una vittoria per evitare la retrocessione contro il Padova di Sandreani che, pur non in pericolo retrocessione, era comunque in una situazione di classifica che richiedeva la massima attenzione. Era una domenica che apparentemente sembrava come tante altre. Una domenica di pallone provinciale, i cui connotati non erano particolarmente esaltanti ai fini delle grandi attenzioni mediatiche. Ma quella domenica fu particolare, perché rappresentò l’inizio di una storia che a raccontarla è dolce come una favola. La favola di un ragazzo mingherlino di 17 anni, che dal momento in cui il suo allenatore Sandreani rivolgendosi alla panchina, esclamò: ”Alessandro, adesso entri tu”, cambiò completamente la sua vita. Era incredulo Alessandro, credeva persino di non aver capito. E invece quell’invito a entrare in campo era diretto proprio a lui che indossava la maglia numero 16 del Padova, una maglia talmente larga che ci stava dentro due volte. Se il manto erboso di quello storico campo Celeste di Messina potesse raccontare ancora quell’emozione unica di un ragazzo che non poteva certamente sapere cosa sarebbe stato di lui in quel mondo del calcio che ha adorato fin da bambino, sicuramente si vanterebbe non poco dell’accaduto. Lui, Alessandro Del Piero nato a Conegliano in provincia di Treviso il 9 Novembre 1974, veneto di razza, è stato baciato dal destino proprio in quella terra di Sicilia così lontana dal suo Veneto. E’ il mistero della vita che non finisce mai di stupire, sai dove nasci e non sai dove ti porta il cuore. Ma quella prima volta, su quel campo si spalancarono le porte per il futuro radioso di un ragazzo apparentemente fragile e timido che fu destinato a diventare il “Pinturicchio” tanto amato dall’avvocato Agnelli. E pensare che quella domenica di pallone messinese sembrava quasi inconcludente, e neanche i tifosi potevano immaginare che stavano assistendo all’esordio tra i professionisti di un ragazzo che avrebbe incantato il mondo. Un campione vero che in un ventennio di Juventus ha praticamente vinto tutto quello che c’era da vincere, capace com’è stato di arrivare ad altissimi livelli professionali. Un uomo e un campione amato anche da coloro i quali non fanno il tifo per la Juventus. Una bandiera capace di incidere in maniera determinante sulla gloriosa storia della sua Juve. Lui, Alessandro Del Piero, la favola del calcio italiano che tanti giovani sognano di emulare le gesta. Ma si sa, uno su mille ce la fa. E lui ce l’ha fatta proprio in quella domenica, in quello Stadio Celeste di Messina in cui per la prima volta fu chiamato ad entrare in campo. Una bella storia di calcio che si interseca alla vita e a un destino a volte benevolo e altre volte sfortunato.

Salvino Cavallaro                 

Salvino Cavallaro