INTER - JUVENTUS, L`ANALISI DELLA PRIMA SEMIFINALE DI COPPA ITALIA.


Inter - Juve 1 a 2. I bianconeri di Pirlo sfoderano un`ottima prestazione che l`avvantaggiano verso la finale.
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Milano Stadio San Siro, 03/02/2021 -

C'è una Juventus senza Cuadrado e una Juventus con Cuadrado. E c'è un'Inter senza Lukaku e Hakimi che manca di tanto, di troppo. A vedere la semifinale d'andata tra Inter - Juventus, ponendo in analisi i vari sviluppi tecnico tattici emersi durante la gara, si può sintetizzare come un qualcosa di simile a un confronto che nulla ha avuto a che fare con la copia del precedente incontro di campionato tra le due squadre. Ed è proprio vero che nel calcio ogni partita fa storia a sé per impostazioni tattiche ma anche per scelta, talora anche forzata, di giocatori che inevitabilmente cambiano la fisionomia dell'incontro nell'approccio e nel suo sviluppo. La Juve vista a San Siro ha meritato di vincere con il risultato di 2 a 1, ma soprattutto ha dimostrato grande carattere, superando l'iniziale empasse di uno sbandamento difensivo che ha fatto sì che Lautaro Martinez infilasse la rete dell'1 a 0 per l'Inter, con una incertezza anche di Buffon. Poi, prendendo le redini da grande squadra ha spostato il suo baricentro in avanti, pressando e facendo circolare la palla con azioni orizzontali e verticali che per precisione hanno ottenuto l'effetto di maggior possesso palla nei confronti dell'Inter, la quale è invece apparsa sorpresa da tanto furore agonistico messo in campo dalla Juve. Un 4-4-2 che Pirlo ha studiato per mettere in difficoltà il 3-5-2 di Conte che nonostante il super Barella, la buona prestazione di Darmian, ha risentito in maniera eclatante l'assenza di Lukaku, della sua potenza fisica che associata alla mancanza della veloce ripartenza dell'esterno Hakimi, hanno pesato in negativo sul rendimento globale dei nerazzurri. Ma qui, si sa, viaggiamo sui sè e sui ma, che non hanno mai fatto la storia del calcio. Fatto è che la Juve di Pirlo con la difesa a 4 che in varie fasi si disponeva a 3 per effetto di un centrocampo a 5 con l'avanzamento continuo di Cuadrado e Alex Sandro, ha centrato il modo di mettere in difficoltà l'Inter di Conte che ha cercato per lunghi tratti della gara di arginare le folate offensive dei bianconeri nel ripartire con Barella e Brozovic, anche se lì davanti Martinez e l'inconcludente Sanchez hanno fatto ben poco. Con questo modulo e con questo centrocampo arricchito da Mc Kennie, Betancur e Rabiot, persino Bernardeschi ha dato timidi segnali di ripresa da quel torpore che l'ha assalito ormai da troppo tempo. CR7 ha segnato la sua doppietta realizzando un gol su rigore e una rete da classico rapinatore di una palla della quale Bastoni e Handanovic si sono resi complici di un pasticcio colossale. Detto questo, per onestà intellettuale dobbiamo dire che la Juve di Pirlo che abbiamo più volte criticato per mancanza di gioco di squadra e idee mai supportate dalla qualità che è pur esistente in questa squadra, pur nel forte ritardo dai vertici del campionato, resta in corsa su tutti i fronti con un gioco ritrovato ma ancora con la continuità da dimostrare. Vedremo cosa succederà in seguito per i bianconeri. Per quanto riguarda l'Inter di Conte, invece, siamo certi che con il rientro di Lukaku e Hakimi darà filo da torcere alla Juve, nella seconda semifinale di Coppa Italia che si svolgerà all'Allianz Stadium di Torino la prossima settimana. Se così non fosse, sfumerebbe per i nerazzurri un altro obiettivo stagionale, con il conseguente obbligo di vincere lo scudetto. I problemi dell'Inter partono dalla situazione societaria che è in difficoltà dal punto di vista economico, tuttavia, i lauti stipendi percepiti dai suoi tesserati che pongono in passivo il bilancio, devono avere un riscontro almeno nella conquista dello scudetto. Vedremo.

Salvino Cavallaro