CARLO TAVECCHIO SUCCEDE A SE STESSO


Alla FIGC di Roma, si sono svolte le elezioni per nominare il nuovo presidente.
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Roma, 07/03/2017 -


Con il 54,03% dei voti Carlo Tavecchio è stato rieletto presidente federale. Sconfitto l’avversario Abodi, per Tavecchio inizia un lavoro difficile in una FIGC che non appare per nulla unita nei suoi intenti. Storie di elezioni politiche, di lotte intestine per salvaguardare la propria poltrona che si identifica nel Potere. Il 6 marzo è stata la giornata in cui certi veleni non si mandano a dire ma si spiattellano in faccia. Tommasi, presidente dei calciatori e Ulivieri che è presidente degli allenatori, si sono dimostrati per nulla teneri l’un l’altro. Dice Tommasi: ”Prima c’era chi si incatenava per la federazione, adesso quelle stesse catene servono per legarsi alle poltrone”. E Ulivieri di rimando: ”Per fare i rivoluzionari bisogna averne il peso, la cultura, la storia e la statura”. Insomma, una divisione che non aiuta a lavorare serenamente per il bene del calcio italiano che tra professionisti e dilettanti ha numerosi problemi da risolvere. Riuscirà Carlo Tavecchio a rinsaldare i fili sottili di un accordo tra i vertici degli arbitri, dei calciatori e degli allenatori? Soltanto il tempo potrà dircelo. Divisioni e moltiplicazioni di correnti che non fanno il bene di nessuno, anche perché così facendo si peggiorano soltanto le cose da fare che sono davvero tante. Oltre alla ricerca dell’unione interna, Carlo Tavecchio dovrà risolvere la grana della Lega di Serie A che ancora oggi è senza una vera guida. Succedere a se stesso presuppone una grande responsabilità, che Tavecchio deve sapersi accollare per ripagare la fiducia che attraverso i voti gli sono stati dati. La FIGC ha bisogno di riorganizzarsi e di unirsi saldamente, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, tra cui c’è la proposta del presidente federale di ridurre la Serie A da 20 a 18 squadre, accorciando anche la Serie cadetta da 22 a 20 squadre. Una serie di grandi numeri che è stata portata avanti nel tempo a favore delle pay – tv, di cui oggi si avverte il collasso che investe un sistema che è saturo di impegni. Vedremo cosa cambierà in questo governo del pallone italico, sempre così desideroso di miglioramenti ma che sempre vengono disillusi dal mancato accordo dei vari componenti istituzionali. Unirsi per il bene di tutti è la chiave per aprire ogni portone blindato.

Salvino Cavallaro

             

Salvino Cavallaro