ANNO NUOVO, VECCHIA JUVE: CHIAMATELA PURE FAVORITA!


I bianconeri ripartono come l`anno scorso, vincendo
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26/08/2012 -

Come l`anno scorso la Juve vince all`esordio. Come l`anno scorso battuto il Parma. Come l`anno scorso primo gol stagionale di Lichtsteiner. A Torino lo prenderanno come un segnale positivo a livello scaramantico, in Italia si ha sempre di più la sensazione che anche quest`anno questa sia la squadra da battere. Chiamatela pure favorita:  soffre venti minuti, poi esce fuori, macina gioco, attacca a martello e vince. Più forte di Mirante e di quel rigore sbagliato da Vidal, più forte della giustizia sportiva che toglie l`allenatore in partite in cui serve la sua grinta, fortunata per il primo gol fantasma della stagione (saremmo voluti essere davanti la tv con Mazzarri ieri&), più forte degli infortuni che continuano a mettere ko difensori..e Buffon.  Convince questa squadra, aspettando però la Champions: il banco di prova più importante rispetto all`anno scorso infatti non può che essere la competizione europea.   Riusciranno a continuare con lo stesso ritmo indemoniato che va avanti da più d`un anno?? Non è facile, la Champions porta via tossine fisiche e mentali spesso decisive sul campionato (il Napoli ne sa qualcosa&). Ma la Juve quest`anno, come l anno scorso, è forte, e gli avversari lo sanno: il Milan sembra un po` più indietro, ma se può far da guastafeste lo farà. L`Inter si sta formando e sta crescendo bene: Roma e Napoli già lanciano la sfida.  Al San Paolo quest`anno ci credono: vogliono vendicare quella pazza notte cinese e si ha la coscienza di poter fare bene. I bianconeri temono gli azzurri, e li provocano: Mazzarri non si tira indietro e si affida al suo Matador. Poi c`è la Roma: i rapporti di solito non sono mai stati pesantissimi, ma quest`anno sono tesissimi. Dall`altra parte c`è Zeman, il grande nemico boemo: un duello che lui aspettava da anni e che quest`anno finalmente si gioca da protagonista. 

Anno nuovo, vecchia Juve, o quasi: una differenza c`è oggi. Quest`anno c`è anche un vetro  oscurato a far da protagonista: ed è quello dietro cui si danna l`anima Antonio Conte, ingabbiato dalla squalifica, e sofferente in tribuna. Lui in partita (aspettando il Tnas) non c`è: in panchina va Carrera, uno tosto che già litiga coi colleghi e fa casino in campo, in pieno stile continano.

Chi vince parte sempre favorito: se poi la forza (oltre che la concorrenza) è pure aumentata&


Luca Bonaccorso