Tutti la vogliono, tutti la cercano! No, non è il "Figaro"  rossiniano, bensì qualcosa che oggi, vale molto, ma molto di più: il terzo posto Champions. Una posizione che da prestigio a qualcuno, che è un'ancora di salvezza per qualcun'altro e che vale per tutti quanti tanti soldi.

Cinque squadre in sei punti e nessuna di queste che dà l'impressione di esser superiore alle altre soprattutto per incostanza; tant'è che anche questa settimana delle cinque ha vinto solo il Napoli, non per niente in maniera facile col Novara, fanalino di coda già spacciato.

Attualmente davanti a tutte c'è la Lazio: ieri i biancocelesti hanno ottenuto un giusto punto, soffrendo per gran parte del match, passando in vantaggio e subendo il gol beffa all'ultimo respiro; Reja già ha compiuto un impresa tenendo la squadra a questi livelli con una squadra da metà campionato, specialmente dopo gli infortuni che hanno attanagliato i suoi: Klose, Lulic, Brocchi non vedranno più il campo e probabilmente anche Hernanes ha finito la stagione, ma di quest'ultimo probabilmente, almeno per quanto riguarda questa stagione, nessuno sentirà la mancanza.

Poi c'è l'Udinese: splendida nella prima parte di stagione, ma la preparazione anticipata per i preliminari adesso l'hanno rallentata notevolmente rendendo abbastanza debole in trasferta. L'infortunio di Isla ha tolto l'uomo di maggiore qualità a centrocampo e anche Di Natale non sembra al top.

Stesso discorso vale per il Napoli: la Champions da emozione, fibrillazione, fiducia in se stessi, ma toglie tante, forse troppe tossine per una squadra che non c'è abituata. Gli uomini di Mazzarri senza Champions probabilmente avrebbero lottato per il campionato ma a questo punto il terzo posto sembra un ottimo traguardo insperato ad un certo punto della stagione. Sabato col Novara si è visto qualche accenno di risveglio: se Cavani e co danno un seguito all'ultimo match sono di gran lunga gli strafavoriti il terzo posto.

In lotta, almeno a parole, ci sono anche le due deluse del campionato: Roma e Inter.

I giallorossi ieri sera sono usciti distrutti dallo Juventus Stadium, e quella di ieri tra l'altro non è la prima volta che ciò accade. Qualcosa non va e talvolta Luis Enrique riesce davvero a sorprendere tutti con le sue genialate, certo mai come ieri sera: Totti in panca, Kjaer e Perrotta in campo, il modulo cambiato nella partita sbagliata, De Rossi in difesa, sono dei casi che non dovranno più ripetersi se si vuole far qualcosa di serio. Magari un bagno d'umiltà non nuocerebbe al tecnico asturiano, troppo convinto di ripetere le imprese del Barca.

A piccoli passi intanto avanza l'Inter di Stramaccioni: nell'ambiente nerazzuro tutti decantano il ritorno alla gioia, felicità, divertimento etc etc; intanto però la squadra non vince comunque, gioca così così e, nonostante ieri Strama abbia messo in campo 4 attaccanti i tiri in porta si sono contati sulle dita della mano. Inutile pensare al mercato e al futuro, senza soldi non si canta messa dicono i più saggi e quindi sarebbe opportuno centrarlo un posto in Europa...