ITALIA, BALOTELLI: «NON HO CONTATTI COL MILAN. A CASSANO MI LEGA QUALCOSA DI SPECIALE»


Quest`anno eravamo la squadra più forte
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23/05/2012 -

L'attaccante del Manchester City, Mario Balotelli, parla in conferenza stampa dal ritiro della Nazionale.

Sulla vittoria della Premier: "Quest'anno eravamo la squadra più forte, meritavamo di vincere".

Su Cassano: "Non so cosa ci lega, siamo molto simili, ci troviamo bene insieme dentro e fuori dal campo".

L'Europeo: "Può essere l'occasione della mia vita. Un voto alla mia stagione? Sufficiente. Sono giovane, ci sta che possa commettere degli errori".

Su Prandelli: "Non mi pesano le responsabilità che mi ha dato. Come Mancini mi ha dato molta fiducia, mi ha aspettato. non vedo l'ora di ripagarlo. Non penso che lo lascerò mai in 10".

Ancora su Cassano: "Quello che facciamo fuori dal campo sono cose mie e sue. Quando stava male scherzai dicendogli che se non andava agli Europei non ci sarei andato nemmeno io. Gli ho sempre detto che ce l'avrebbe fatta a farli".

Sul ruolo in campo con la Nazionale: "Questa Nazionale ha tanti giocatori forti. Io e Cassano non siamo i più forti, siamo i più chiaccherati. Di Natale per esempio è fortissimo e io sarei disposto a giocare anche sulle fasce per dare spazio a lui".

Sul mercato: "Se Thiago Silva viene al Manchester di sicuro siamo più forti".

Sul segno che vuole dare all'Europeo: "Voglio essere un giocatore vincente, che diverta il pubblico. L'Europeo è una cosa importante per me".

Sulla coppia Balotelli-Cassano al Milan: "Io gioco nel Manchester City. Sto bene al City, non ci sono trucchetti da parte del mio agente. Rimmarrò lì".

Sulla Spagna: "Una delle nazionali più forti, però noi guardiamo a noi stessi. Sappiamo di essere forti".

Sull'esultanza: "Ho festeggiato tanti gol quest'anno. Vediamo, intanto devo farli".

Sugli Europei: "Sono emozionato, ma ancora non ci penso".

Sul calcioscommesse: "Non ho seguito niente, non sono cose che mi riguardano".

Se ha mai pensato di perdere la Nazionale: "No, anche perché sono sempre stato in contatto con il mister".

Per diventare il numero uno: "Sull'aspetto psicologico non ci faccio più caso, sono stufo di quello che dicono tutti. devo crescere tatticamente e maturare e fare sempre tanti gol".

Sull'aspetto psicologico: "In Inghilterra tendono a esagerare su quello che faccio fuori dal campo. Ma chi mi vuole bene sa come sono. Non mi sento perseguitato, ma in certi momenti i media sono pesanti. Dipiace per mia mamma che può rimanerci male su certe cose."

Sul mancato ritorno all'Inter: "Non so niente".

Contatti con il Milan: "Non in questi anni".

Sul punto debole: "Non esiste. Il mio punto forte è la famiglia".

Su Materazzi: "Mi ha fatto un in bocca al lupo speciale. Mi ha detto di stare tranquillo, di allenarmi bene".

IlCalcio24 Redazione