ECCO DIAMANTI IL CASINISTA: «VADO SEMPRE A MILLE!»


«La storia dice Italia»
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21/06/2012 -

Alessandro Diamanti, tra i migliori in campo con l'Irlanda, è una delle belle facce di questa nazionale,  uno tosto, che corre, fatica, con un sinistro da urlo e con un entusia smo incredibile, un toccasana insomma per il gruppo: "questo entusiasmo me lo hanno insegnato fin da piccolo. Metto positività in quel che faccio e aspetto che arrivi il mio turno. Sono un casinista combattente, normale che io vada sempre a mille".

Lui, Diamanti, è però anche uno che sa emozionarsi: "Mi sono emozionato già all'inno degli irlandesi - racconta -. I loro tifosi sono stati fantastici. Poi ho semplicemente sperato di entrare in campo e ci sono riuscito. Il sostegno degli italiani? Deve venire da loro, in maniera naturale. Da parte nostra vogliamo solo stupire".

E, contro l'Irlanda, l'opportunità di segnare Alessandro l'ha anche avuta, su uno di quei calci di punizione che difficilmente sbaglia: "L`altra sera Pirlo mi ha detto che dovevo calciarla io, ma mi è rimasta indigesta perché da lì è difficile che sbagli. La barriera era a 5 metri, ho messo la palla un metro e mezzo dietro, ma arbitro se n`è accorto e mi ha detto che mi avrebbe ammonito. Ho calciato alla svelta e ho sbagliato. Peccato."

Domenica arriva l'Inghilterra, nazionale di un campionato dove il talento del Bologna ha giocato, nel West Ham: "La storia dice che noi siamo più forti, ma la storia non conta quando si giocano partite secche; sarà una grande battaglia, noi li rispettiamo ma non abbiamo paura. Cosa invidio agli inglesi? Tutto il contorno, gli stadi, il comportamento dei tifosi. Per il resto il calcio italiano giocato è più bello e più forte, ma siamo indietro di trent`anni. Hanno un giocatore come Parker, un top-player, grande combattente, sono stato con lui nel West Ham. Mi piacerebbe scontrarmi e batterlo. L`ho avuto come compagno, ma non ho più parlato con lui. Li ho visti solo contro l'Ucraina, sono una squadra forte, di campioni. Ma noi non li temiamo. Per quanto mi riguarda non penso alla panchina: oggi mi alleno e per me è come se fosse una partita. In panchina è uguale, sono un casinista e un combattente. Se non mi scaldo non mi diverto, non me la godo". 

Ultime parole sui singoli: "Pirlo? un campione, il giocatore più forte del mondo. Balotelli? fa parte dei 23 come gli altri".
 

 

Luca Bonaccorso