JUVENTUS, CARRERA: «TRANNE PEPE SONO TUTTI DISPONIBILI, IL CHIEVO È LA NOSTRA BESTIA NERA»


Juventus
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Torino, 21/09/2012 -

Massimo Carrera per la vigilia di Juventus-Chievo. Di seguito le sue dichiarazioni.


La volta scorsa hai detto che avrebbe giocato la miglior formazione e ne hai cambiati cinque. Questa volta sarà la stessa cosa immagino...
"Sì, abbiamo ancora due allenamenti, quindi valutiamo le condizioni di tutti i giocatori. Sono tutti disponibili, quindi valuteremo la formazione migliore come sempre".

 

Ovviamente questa Juventus può permettersi di lanciare anche dei giovanissimi. Non facciamo nomi...
"Sicuramente, abbiamo tanti giocatori importanti nella Juventus, quindi chiunque giochi riesce a incastrarsi bene nel modulo della squadra. Abbiamo ampie garanzie".

 

Un nome lo faccio io: Pirlo. Tutti noi immaginiamo che prima o poi anche a lui tocchi un po' di riposo. Adesso non le chiedo se lo farà domanda, perchè mi risponderà che c'è l'altro allenamento. Io volevo fare un discorso generale: se nella vostra gerarchia, la prima alternativa a Pirlo è Pogba o Marrone...
"Mah, di questo non ho ancora parlato. In generale sono due giocatori che possono sostituire bene Andrea. Quindi possono entrambe svolgere il loro compito".

 

Non si può sbilanciare?
"No, perchè non abbiamo ancora deciso cosa fare. Quindi valuteremo quello che succederà nelle ultime ore".

 

Parliamo spesso di turnover per preservare quello che è il logorio fisico dopo incontri così ravvicinati. Quanto è alto invece il rischio di un logorio mentale? Dopo un'impresa del genere col Chelsea, c'è il rischio di scendere in campo un po' scarichi e demotivati col Chievo?
"Questo penso proprio di no, perchè il Chievo - tra virgolette - è una bestia nera. Non so da quanto tempo...sono mille e passa giorni che non riusciamo ad avere la meglio sul Chievo, quindi bisogna entrare con l'approccio mentale giusto e sapendo che ci aspetterà una partita  difficilissima, come è successo negli ultimi anni. Quindi dobbiamo concentrarci e sapere che sarà tutt'altro che una passeggiata".

 

E' automatico o bisogna lavorarci?
"No, dovrebbe essere automatico, perchè ogni partita va presa sul serio perchè bisogna sempre vincere. Noi siamo confortati dalla prestazioni di Londra, dove a tratti si è rivista la Juve aggressiva, cattiva come quella dell'anno scorso, quindi questo ci fa ben sperare".

 

A Firenze dicono che non sanno ancora dove potranno ospitare Conte perchè ci sono oggettivi problemi di sicurezza. Ti chiedo che impressione fa che in Italia ci sia addirittura il pericolo fisico per un allenatore squalificato che deve andare a vedere la partita...
"Dico solo che bisognerebbe prendere esempio dagli inglesi, dove c'è grande rispetto per le squadre avversarie, per i tifosi avversari, quindi si parla di una cultura sportiva diversa. Se riuscissimo a fare questo sarebbe un bel passo avanti".

 

Volevo farti una domanda su Giovinco. Se n'è parlato molto in questi giorni. Ma come mai lui quando c'è lo scontro fisico, non torna indietro, non gira per trovare il suo spazio e per allontanarsi dai difensori avversari?
"Perchè il suo ruolo è l'attaccante, poi, ripeto, l'ho detto anche l'altra volta, Seba fa quello che gli chiediamo noi: sta facendo bene quelle che sono le indicazioni, quello che deve fare per la squadra. Si sacrifica, a volte viene incontro e crea lo spazio per i centrocampisti. I nostri attaccanti devono far quello e Seba lo sta facendo bene, quindi non penso altro. Io penso solo a quello che vedo in campo, che Seba e gli altri attaccanti fanno quello che la squadra e il mister gli chiedono".

 

Hai detto che hai tutti i giocatori a disposizione. Volevo chiederti se tra questi rientra anche Pepe...
"No, Simone per il momento lavora ancora a parte".

 

Come hai visto Antonio dopo Londra? E' una situazione strana andare lì per l'esordio in Champions League e sedersi in mezzo al pubblico...
"Quello è assurdo, ma se quelle sono le regole purtroppo bisogna accettarle. Se avessimo una cultura sportiva all'inglese, potrebbe andare in tribuna, stare tranquillo e vedersi la partita. Invece in Italia, purtroppo, non è così".

 

Mi collego a questo: avete l'impressione che si stia facendo di tutto per rendere Fiorentina-Juventus una partita un po' più tranquilla?
"Mah... da parte nostra non c'è niente. Sappiamo che è una partita difficile come lo è sempre stata. La Fiorentina vuole sempre batterci perchè c'è questo astio tra le due squadre, però da parte nostra, dei giocatori, penso sarà una partita normale, tra virgolette. Però prima della Fiorentina c'è il Chievo che è uno scoglio molto, molto, molto difficile".

 

Una domanda per la televisione francese. Come si gestisce lei con Conte per prendere le decisioni? Come fa lei ad imprimere un tocco suo personale  alla gara?
"Con Antonio ci confrontiamo tutta la settimana, durante gli allenamenti, quindi prima di separarci, prima delle partite, parliamo di tutto, anche se non dovesse andare bene un giocatore o l'altro, cosa fare, eventuali cambi, queste cose qua. Quindi siamo d'accordo su quasi tutte le cose che dobbiamo fare".

 

Poi le decisioni le prende lei in gara o...
"Sì, le prendo io in gara, mi confronto molto spesso con Filippi perchè non ho nessuno al mio fianco; Filippi - senza nulla togliere agli altri componenti della panchina - è un tecnico ed è l'unico che mi può dare una mano in questi confronti".

 

Come rendersi la vita più facile proprio contro il Chievo che nelle ultime cinque uscite è riuscito a strappare quattro pareggi contro la Juventus? L'avete studiata in settimana?
"Sì, l'abbiamo studiata, la stiamo ancora studiando, oggi proveremo tutte le mosse. Sappiamo che bisogna mettere quantità, non basta solo la qualità contro queste squadre. Poi, ripeto, siamo la squadra da battere, quindi tutti quelli che vengono vogliono batterci, vogliono essere la prima squadra che ci batte. Dunque dobbiamo essere consapevoli che dobbiamo avere questa forza mentale per andare in campo dal primo minuto e fare la guerra, fare la lotta, come una squadra provinciale, perchè sicuramente con questa forza si può andare veramente lontano".

 

Quanto la senti tua questa Juve?
"No, è la Juve del gruppo, noi siamo un gruppo unito e lo hanno dimostra anche queste partite: chi entra dalla panchina a volte dà la svolta, quindi vuol dire che tutti la pensano alla stessa maniera e tutti sappiamo cosa dobbiamo fare per ottenere certi risultati".

 

Bendtner è pronto, può fare qualche minuto?
"Bendtner è pronto perchè si allena stabilmente con la squadra e quindi è pronto. Adesso valuteremo cosa fare".

Dal punto di vista tattico, sarà sempre 3-5-2, oppure state studiando qualche altra soluzione per essere magari un po' più offensivi in partite come quella contro il Chievo, dove magari una punta o un giocatore offensivo in più può fare la differenza?
"Per il momento siamo su questo modulo, poi più avanti vedremo. In questo momento, però, ci sta dando garanzie questo modulo e andiamo avanti con questo".

 

Solo per sdrammatizzare, senza intenzioni polemiche: volevo sapere se ha detto qualcosa a Quagliarella dopo che ha dichiarato che l'abbraccio era indirizzato verso Storari...
"No, non gli ho detto niente. Ho chiamato io Fabio perchè volevo fargli i complimenti e basta. Non è che è venuto lui da me. Io l'avevo chiamato per dargli un abbraccio perchè non è sempre facile entrare dalla panchina e calarsi subito in una partita così difficile."


 

Diletta Sirna