CHAMPIONS LEAGUE, QUANTA PRESSIONE SUL BARCELLONA!


Barça sotto pressione
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Barcellona, 07/03/2013 -

A Barcellona è iniziato il conto alla rovescia, che porterà dritto alla sfida di martedì prossimo contro il Milan. E' un compito difficile, persino per quello che fino a un paio di settimane fa era il dream team del calcio; ma si sa, lo sport non fa sconti a nessuno soprattutto in assenza di risultati. Anche i bambini sanno che rimontare uno 0-2 ad una squadra italiana è un compito pieno di difficoltà e da queste parti gli italiani siamo guardati con timoroso rispetto anche quando gli spagnoli cercano di esorcizzarci deridendoci per il "catenaccio".
Il Barcellona, dunque, si prepara alla grande impresa ma lo fà in un momento delicatissimo.
La vittoria del Real Madrid all'Old Trafford di Manchester e la susseguente qualificazione ai quarti mettono ancora più pressione agli azulgrana.

Ed è paradossale come il Dream Team Barcellona, che è solito giocare solo per se stesso, adesso si ritrovi a sbirciare i risultati dei rivali di sempre. Un'eliminazione dalla Champions lascerebbe un Camp Nou desolato e desolante e ai catalani resterebbe solo la Liga, praticamente vinta già a Dicembre, quasi la stagione scorsa, e proprio per questo non riuscirebbe a compensare l'onta di un'eliminazione ad opera del Milan. E' proprio qui che entra in gioco il Real Madrid. Le Merengues non hanno alcuna chance in campionato e in compenso hanno la possibilità di vincere la coppa del re. Inoltre in questo momento della stagione, non solo sono entrate tra le 8 più forti d'Europa, ma hanno anche la concreta possibilità di diventarne i campioni, soprattutto dopo avere visto la doppia sfida trionfale contro il quotatissimo Manchester United. E se Cristiano Ronaldo & co. dovessero riuscirci il valore della vittoria in campionato da parte del Barça si ridurrebbe a zero, quasi come vincere un torneo amatoriale in qualche campo di periferia. I giocatori del Barcellona lo sanno bene e sanno anche che, quello che si stanno giocando contro il Milan è molto di più di un semplice ottavo di finale contro una squadra straniera. C'è da difendere l'onore contro gli avversari di sempre, quelli rappresentati dal sornione sguardo di Mourinho, che, nonostante i 13 punti di differenza di campionato, adesso se la ride.

Antonio Ioppolo