ALLEGRI, QUALCHE COLPA CE L’HAI ANCHE TU


Il Milan di Montella conquista ai rigori la 29ma Supercoppa Italiana.
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Doha, 24/12/2016 -


Il mister bianconero, dopo aver perso ai rigori la finale di Supercoppa Italiana contro il Milan a Doha, si mette in evidenza per un siparietto privato ai bordi del campo, dove davanti ai dirigenti bianconeri e con fare altamente nervoso urla: ”Li prenderei tutti a calci nel…..”. Poi, pubblicamente, ai microfoni delle televisioni parla di una sconfitta provocata dagli errori e dalla stanchezza. Ma un po’ colpa di questa sconfitta è anche da imputare proprio ad Allegri, il quale dopo l’infortunio di Alex Sandro ha fatto entrare Evra con il compito di stare sulla zona di Suso. E si è visto subito che il francese non era in grado di marcare il milanista che, proprio dall’uscita di Alex Sandro, ha lievitato in crescendo una superba prestazione che è stata la chiave di volta della vittoria del Milan. Occorreva ravvedersi subito, ma Allegri non l’ha fatto. Ma a parte questa svolta tattica, riteniamo che la Juve abbia anche perso perché (soprattutto con Dybala entrato al posto di Pjanic al 22’ del s.t.) non ha saputo sfruttare una sorta di rigore in movimento che gli è capitato sul finire dei tempi regolamentari. Ma prescindendo da ogni errore fatto dagli avanti bianconeri, è anche giusto dare merito a un Milan che ha saputo interpretare la partita con umiltà e compattezza di squadra, individuando subito la giornata negativa della Juve. Dunque, la ventinovesima Supercoppa italiana si tinge di rossonero, proprio nell’anno in cui sembra calare il sipario sulla presidenza targata Berlusconi. Montella, che ha vinto il suo primo titolo importante nella sua giovane carriera da allenatore, sta creando i presupposti per un Milan capace di iniziare un ciclo importante nell’immediato futuro. La squadra è giovane ed è farcita di molti talenti italiani. Ci sono dunque tutte le premesse affinché il diavolo rossonero possa ripercorrere la strada tracciata dalla sua storia. Per quanto riguarda la Juve, invece, pensiamo che pur nella delusione di aver buttato alle ortiche una Supercoppa che sarebbe stata possibile conquistare se avesse evitato moltissimi errori, deve continuare il suo percorso che la vede saldamente in testa al campionato. Per la Champions c’è ancora tanto tempo. Dunque, si rifaccia mente locale su un’eventuale potenziamento a centrocampo nel mercato invernale. Per il resto, pensiamo che il riposo (vedi l’evidente stanchezza palesata da Marchisio, Kedira, Pjanic, Evra, Lichtsteiner) sia la condizione per ritrovarsi ad inizio anno 2017 e affrontare nel migliore dei modi i 6 lunghi mesi decisivi. La Juve è già forte così, ma deve fare attenzione a saper affrontare le partite secche (quelle che non hanno altro appello e sono decisive per il risultato). Ecco perché la Champions è diversa dal Campionato. E la Juve deve migliorare in questo senso.

Salvino Cavallaro  

Salvino Cavallaro