MAX ALLEGRI È ALLA PROVA DEL NOVE


L`allenatore della Juventus è a un bivio
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Torino, 22/07/2017 -


Da sempre trincerata davanti al suo stile che vuol anche dire non far trapelare mai le proprie magagne interne, la Juventus si è trovata davanti a un bivio. Andare avanti con Max Allegri o scegliere di rinforzare la propria difesa lasciando però gli intoccabili santoni della BBC? Agnelli, Marotta e Paratici hanno scelto Allegri come fiducia per una riprova alla scalata della Champions. Da qui nasce il naturale allontanamento di Leonardo Bonuci e Dany Alves, rei di avere creato scompiglio nell’ambito dell’equilibrio di relazione tra la squadra e il suo allenatore. Adesso Max Allegri sa che se è vero che la società l’ha appoggiato in maniera incondizionata, è altresì vero che al primo cenno di cedimento, per forza di cose anch’egli dovrà cambiare aria. Subito dopo quella finale di Cardiff, l’allenatore bianconero aveva dichiarato: “Ho pensato di lasciare la Juventus”. Segno evidente che non era soltanto l’amarezza di avere perso in malo modo quella Champions contro il Real Madrid, ma piuttosto il rammarico di non avere saputo tenere legata la squadra proprio in quella dirittura finale che significava molto, anzi diremmo proprio tutto per la Juventus, i suoi tifosi e l’intero ambiente. E allora si spiega quella cenere mai spenta che si alimentava tra le polemiche e l’insanabile antipatia tra Bonucci e il suo allenatore. In tutta questa storia pensiamo che nessuno sia indenne da colpe, nemmeno il salvato Max Allegri che nel corso del Campionato e anche della Champions ha manifestato grandi insicurezze mascherate da una forma di buona sorte dopo quel di Firenze, in cui si spinse a presentare una Juventus a trazione anteriore, senza tuttavia smembrare una difesa che appariva imbattibile. Questione di fortuna o di consapevolezza nel tentare vie nuove mai azzardate per timore di peggiorare la situazione? Crediamo che entrambe le cose si traducano in quello che poi ha portato la Juventus a vincere il sesto scudetto consecutivo, la Coppa Italia e una finale di Champions persa nel peggior modo possibile. Oggi, dopo essersi sbarazzato di Bonucci e Dany Alves, Max Allegri sa che si trova ormai in una via senza ritorno e che da lui ci si aspetta la vittoria della Champions League, prima ancora che lo scudetto e la Coppa Italia. La Juventus pare coccolarlo in tutti (o quasi) i suoi desideri; ha acquistato Douglas Costa, Bernardeschi, il suo pupillo De Sciglio, ha tentato di superare una situazione difficile per l’acquisto di Schick che Allegri considera un predestinato, ha comprato Szczesny come vice Buffon di lusso, mentre sta insistendo per l’acquisto di un centrocampista forte fisicamente, per potenziare un reparto apparso molto tecnico ma fragile. Insomma un top player che possa ancor più alzare l’asticella e colmare definitivamente quel gap tecnico ancora esistente tra la Juve e il Real Madrid. Ma, al contrario dell’anno scorso in cui la Juventus è stata la regina del mercato con il botto Higuain, quest’anno i tifosi juventini mugugnano un po’ e si suddividono nei pareri riguardanti Allegri e in un mercato che ad oggi non appare del tutto soddisfacente. Staremo dunque a vedere che cosa accadrà in seguito in casa Juve e, soprattutto, come il suo allenatore saprà gestire al meglio un peso che per lui sarà certamente più pesante da sopportare. Mettere da parte le insicurezze del passato è indispensabile, mentre è essenziale ritrovare l’armonia di gruppo che deve associarsi agli stimoli che non si possono mai perdere in una società come la Juve in cui vincere è l’unica cosa che conta.

Salvino Cavallaro

Salvino Cavallaro