INTER, MORATTI: «CON LA ROMA SCONFITTA PESANTE. NON SI PUÒ FARE UNA PARTITA IN QUESTO MODO»


"C`è la necessità di capire all`interno della Società che cosa bisogna fare"
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06/02/2012 -

Presente allo stadio Bresciani di Viareggio, per la Coppa Carnevale, il presidente nerazzurro Massimo Moratti ha rilasciato prima alcune dichiarazioni ai cronisti in attesa al momento del suo arrivo e poi, durante l'intervallo di Inter-Anderlecht, ai microfoni di Rai Sport.

"Non voglio parlare della partita di ieri, perché è stata una non-partita. È stata una sconfitta pesante, non voglio esprimere giudizi perché se no sarebbero troppo duri. Bisogna capire che il campionato non è ancora finito, ma anzi è ancora molto lungo. E che bisogna dare l'anima per andare avanti". A chi poi gli ha parlato di rifondazione, ecco che Moratti ha risposto con un sorriso: "Anche l'anno in cui abbiamo vinto tutto dicevano che era una squadra da rifondare".

L'intervista ai microfoni di Rai Sport ha poi avuto inizio con un commento della gara in corso della Primavera: "È l'inizio, c'è stata un po' di emozione in campo, ma so che questa squadra ha le caratteristiche per fare bene e spero che lo possa dimostrare anche oggi. L'Inter è da sempre attenta ai giovani, seguiamo quello che può essere l'attenzione della società sui giovani con acquisti che cercano di rinforzare questa parte e i risultati sono buoni sia sul campo sia in quella che può essere la proiezione in serie più importanti. Vedo parecchi giocatori dell'Inter in giro per l'Italia e ogni anno uno o due ne vengono fuori per la Serie A".

A questo punto al presidente nerazzurro viene chiesto se per caso cercasse nella Primavera soddisfazioni dopo ieri? "Visto lo zero di ieri basta pochissimo per avere soddisfazione, ma mi sembrava giusto venire. Quanto crediamo in Andrea Stramaccioni? Non solo io, ma tutta la Società, anche il dottor Paolillo che li segue da vicino. Abbiamo avuto soddisfazioni con gli allenatori, anche con Fulvio Pea che in serie B adesso è il più bravo. Stramaccioni per noi ha grandi qualità, è chiaro che nel calcio bisogna sempre dimostrare tutto, ma i ragazzi hanno la fortuna di avere un uomo valido".

Si torna quindi a parlare della prima squadra e a Moratti viene chiesto come si spiega quello che è successo all'Inter: "Domanda originale... (sorride, ndr). Se sapessi perfettamente come si spiega questo voltafaccia non avremmo perso 3 partite, ma si tratta di partite diverse: a Lecce abbiamo sbagliato 10 gol, quella col Palermo era già vinta, ieri la squadra è scesa in campo pensando che l'arbitro fischiasse la fine dopo pochi minuti. L'ultima è stata la più preoccupante, c'è la necessità di capire all'interno della Società che cosa bisogna fare, c'erano molte assenze, ma questo non toglie che una partita così non si fa". (inter.it)

IlCalcio24 Redazione