MERKEL, TALENTO DIVISO TRA ITALIA E INGHILTERRA PIENO DI RAMMARICO


Il 22enne attaccante tedesco Merkel ha vestito le maglie di Milan, Genoa e Udinese per poi approdare alla serie B inglese. Tra rammarico e voglia di riscatto, il giovane sogna di tornare protagonist nei campi che contano. Anche a costo di dire ciao alle zebre friulane, ancora proprietarie del cartellino.
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11/05/2014 -

Che non ci fosse mai stato buon sangue tra mister GudolinAleksander Merkel, giovane attaccante tedesco ex Milan, era a chiaro a tutti fin dall'inizio. Da quando era arrivato a Udine, grazie alla trattativa con il Genoa che aveva trasferito in Liguria Floro Flores, il ragazzo 22enne ha trovato ben poco spazio là davanti (colpa sua? poca simpatia con il Guido?), per cui patron Pozzo ha preferito mandarlo a giocare in Inghilterra, nel satellite Watford, per non fargli fare la muffa in Friuli. E pensare che il clima lì è così simile alla madre patria Germania: freddo, tempo da cani tutto l'anno, ancora freddo... 


In un intervista rilasciata pochi giorni fa a Monica Tosolini su Udineseblog.it, Merkel non si è detto molto entusiasta per come sia andata la sua carriera fin'ora. Maturato nella giovanili del diavolo rossonero, era arrivato in prima squadra per poi approdare a Genova, sponda rossoblu. Sballottato da una parte e dall'altra, lontano dalla Bundesliga che ama tanto. 

Poi è arrivata l'Udinese, ne acquista la metà del cartellino ma non lo fa giocare. Il perché non lo sa nemmeno Merkel, fatto è che si trova a passare da una delle squadre più titolate del mondo al campionato cadetto inglese, la Championship, con il Watford dei Pozzo.

Deluso è dir poco e sicuramente il giovane tedesco mirava a qualcosa di più alto. Non ne fa mistero, dire chiaramente che a quest'ora si vedeva già in un top club europeo. Molti giornali davano per fatto il suo passaggio, già a gennaio, all'Hoffenheim ma alla fine era rimasto comunque nell'orbita dell'Udinese. Dicevano che non avesse legato con l'allenatore in Italia, che non lo facesse giocare per antipatia, nessuno sa la verità se non i due diretti interessati. Comunque sia, di stare a lungo nella serie B d'oltremanica a Merkel non va proprio. 

La chiamata della madre patria non si rinuncia mai, anche perché il giovanotto vorrebbe tornare in nazionale e di strada ne può fare tanta. Se solo la facesse come quando era al Milan, ai tifosi friulani verrebbero veramente le lacrime agli occhi per la gioia.

Timothy Dissegna