JUVENTUS, CONTE: «DEVO CAPIRE CHE PROSPETTIVE CI SONO»


Alla vigilia della partita contro il Palermo
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04/05/2013 -

Alla vigilia della partita contro il Palermo, parla in conferenza stampa il tecnico della Juventus, Antonio Conte. "Domani dobbiamo vincere lo Scudetto, possiamo tagliare il traguardo e dobbiamo farlo senza se e senza ma. E' stata un'annata dura, stancante ed è giusto che domani si tagli questo traguardo. Siamo in testa dalla prima giornata e questa è una cosa rara ma bella: in due anni abbiamo bruciato le tappe, merito di tutti, da Agnelli a Marotta alla squadra".
Sul 5 maggio. "Se prima della gara con l'Udinese mi avessero chiesto le percentuali, avrei detto 0,00001 per cento... Poi la sconfitta dell'Inter in casa della Lazio e la nostra vittoria a Udine sono state qualcosa di bello ed insperato. Ne abbiamo perso uno l'anno prima a Perugia che sembrava nostro al 99,99999 per cento... Quest'anno è stata una marcia imponente, bella".
Conte, spontaneamente, parla della sua squadra. "I miei calciatori sono gli artefici indiscussi di questi due anni straordinari. Abbiamo bruciato le tappe, mi ripeto, forse l'anno prossimo avremmo dovuto vincere lo Scudetto... Adesso l'asticella si alza, ma mi chiedo quanto, visto che abbiamo fatto il massimo".
Su Perinetti, ex dirigente di Conte, ora uomo mercato del Palermo. "Con Giorgio c'era amicizia quando ero calciatore e lui responsabile del settore giovanile della Juve. Ha rischiato, da leccese, a portarmi a Bari ma la situazione era così disperata che non se ne accorse nessuno. Abbiamo fatto due anni straordinari insieme lì, poi doveva vincere a Siena ed ha pensato a me".
Sul proprio futuro. "Il futuro... Tutto quel che è accaduto in due anni, è frutto della programmazione mia e della società. Non abbiamo lasciato niente al caso, niente. Detto questo, è giusto che ogni anno, a fine campionato, visto che abbiamo fatto un percorso talmente importante in modo celere, stracciando un progetto ed anticipandolo, è giusto che ci si sieda e ci si confronti. Valuteremo tutte le situazioni, per cercare appunto di capire cosa fare per rispetto dei tifosi, della società, dei calciatori, di Conte. E' giusto valutare, sono normali situazioni che devono avvenire e che poi permettono di programmare e capire che si farà l'anno venturo. Fare di più è difficile, alzare l'asticella ancora di più e dobbiamo capire cosa ci aspetta".
Su Vidal. "A tecnica e quantità, ha abbinato buona conoscenza tattica. E' un giocatore importante, che ci dà intensità e tempi di pressione sull'avversario, cresciuto tanto come calciatore e come uomo".
Di nuovo sul futuro. "Io da qua non mi muovo? L'uomo Conte vuole restare al 100% qui. Poi c'è il professionista che, per rispetto dei tifosi, della società e di se stesso, avere chiara tutta la situazione. Il professionista ha bisogno di confrontarsi e di capire, visto che veniamo da due anni straordinari, l'asticella si sta alzando sempre di più e per rispetto di tutti, partendo da Agnelli, devo confrontarmi e valutare per avere le idee chiare".
Sui problemi con la Juve sul futuro. "Non ho mai pensato ai soldi, l'ho dimostrato a Bari, a Bergamo, l'aspetto economico non conta assolutamente niente. Per il resto... Siamo ai primi di maggio ed abbiamo la fortuna di poter programmare la stagione in anticipo. Chi pensa si facciano a gennaio-febbraio è un illuso. Non penso ci sarà discordanza, me lo auguro".

IlCalcio24 Redazione