FIORENTINA, ROSSI: «NON POSSIAMO FARE CALCOLI. SIAMO ARTEFICI DEL NOSTRO DESTINO»


Innanzitutto sono felice di poter fare delle scelte
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24/04/2012 -

Il tecnico della Fiorentina, Delio Rossi parla alla vigilia del match con la Roma. "Mi spiace perché adesso è un momento nel quale ho bisogno di tutti. Montolivo era mezzo e mezzo già domenica, spero di poterlo recuperare contro l'Atalanta".

Sul ritorno degli attaccanti: "Innanzitutto sono felice di poter fare delle scelte. Poi vediamo chi far partire dal primo minuto, considerando che non è più importante chi scende in campo subito, ma il comportamento in generale. Sopratutto dalle punte mi aspetto un grande lavoro in entrambe le fasi. Non pretendo che recuperino palla, pretendo sacrificio e disponibilità. Il calcio è cambiato, nessun centravanti sta più fermo in area di rigore. Guardate Drogba, benzema, Ibrahimovic...se c'è una corsa in più da fare, la fanno. La punta moderna è questa".

Su Jovetic: "Sta bene, l'ho convocato, può giocare. "

Sul momento viola: "Non possiamo fare calcoli, siamo artefici del nostro destino. Vedete, abbiamo fatto risultato in certe partite che temevamo, e non in altre che consideravamo più facili. Dobbiamo solo dare il massimo. Le scelte? Devo tener conto che queste non sono settimane normali, si gioca ogni tre giorni. Devo fare leva sulla condizione generale, e non sull'allenamento, perchè non ci alleniamo. Semmai ci sono giocatori che hanno dato tanto ed hanno problemi, altri hanno la testa più libera".

Su Behrami: "Non sta bene, ma ha dato la sua disponibilità. Butterà il cuore oltre l'ostacolo, come sempre".

Sui fatti di Genova: "E' un falso problema. Quelle persone sono schedate, se vogliono li prendono subito. Lo sanno le società, lo sanno anche le forze dell'ordine. E allora? Di cosa stiamo parlando? Se uno è un delinquente lo è sempre. E' un problema di omertà, e mi ci metto anch'io. Spesso si nascondono certe cose, se uno è un delinquente non dovrebbe stare allo stadio".

Sul futuro: "Io credo nella mia società, ci metto la faccia, la mia professionalità. Io la Fiorentina l'ho scelta, ma altre scelte non spettano a me. Non mi da fastidio sentire il nome di altri allenatori, fa parte del gioco. Uno deve fare il massimo. Mi dispiacerebbe perchè vorrei portare avanti un lavoro che non è stato ancora iniziato".

Sui giovani rampanti, si parte da Nastasic: "Nastasic è un giovane vecchio. Non è facile trovare uno del '93 così maturo, di personalità. Lui gioca a San Siro come nel cortile di casa sua. Camporese forse ha bisogno di più autostima, fiducia, ha bisogno di stare sul pezzo, di non sentirsi arrivato, sennò rischia di tornare indietro".

Sulla formazione per la Roma: "Senza Pasqual e Vargas se sposterò Cassani a sinistra lasciando De Silvestri a sinistra? Beh, credo si possa fare".

Su Cerci: "Cerci non è un problema per me, semmai lo è per lui. Nemmeno lui sa quant'è forte, tecnicamente e fisicamente. E' che se ne dimentica, si bea delle sue qualità, estrinseca le sue qualità in modo discontinuo. Ma è forte".

Un aggettivo per la Fiorentina di domani: "Libera, di testa... Che metta lo spirito delle ultime partite".

Su calciopoli. Potrà aiutare la Fiorentina? "Sono abituato a guardare il presente, non ci voglio pensare. Sarebbe umiliante pensare a certe cose".

IlCalcio24 Redazione