COPPA ITALIA, ATALANTA – JUVENTUS OLTRE LA NEBBIA.


La Juventus batte l`Atalanta in Coppa Italia, in attesa della partita di ritorno.
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Bergamo Stadio Azzurri d'Italia, 31/01/2018 -


Avevamo criticato la Juve vista contro il Genoa e a Verona contro il Chievo. Ma la Vecchia Signora ci ha prontamente smentito sfoderando una partita maiuscola in Coppa Italia. Di questi tempi giocare contro l’Atalanta non è facile per nessuno, eppure la Juventus supportata dalla suprema prestazione di Higuain e Buffon ha vinto ritrovando il gioco e quel giro palla veloce che è capace di sfiancare l’avversario. E neanche la fitta coltre di nebbia che ha avvolto lo Stadio Azzurri d’Italia di Bergamo in una serata carica di umidità, è stata in grado di scoraggiare i contendenti in campo che si sono affrontati in una importante partita di semifinale. Higuain è apparso tonico e in salute, con il pregio di un continuo movimento che gli fa segnare il gol della vittoria, ma anche di offrire raffinati suggerimenti in attacco dopo aver conquistato palla a centrocampo. E’ stato sicuramente il miglior Higuain visto in stagione, segno che l’argentino si sta preparando bene per gli impegni della Juventus, ma anche in funzione dei prossimi mondiali di calcio cui tiene particolarmente. E poi Gigi Buffon che ha parato un rigore a Papu Gomez e poi sfoderato alcune parate del suo repertorio, che hanno salvato la porta della Juventus da un eventuale pareggio degli orobici. Nel primo tempo si è vista una sola squadra: la Juventus, che ha saputo pressare alto riducendo al minimo la fonte di gioco dei padroni di casa i quali, sorpresi dalla vitalità dei bianconeri che hanno subito fatto gol al 3’ con il pipita, hanno poi sbagliato il rigore battuto da Gomez per merito di un Gigi Buffon in stato di grazia. Nel secondo tempo la squadra di Gasperini si è organizzata meglio e a tratti si è rivista la squadra pimpante e ostica che già conosciamo, anche se soltanto nel finale ha saputo realmente impensierire Buffon che si è superato respingendo un tiro gol in una furibonda mischia in area di rigore. Dunque, la Juventus si è aggiudicata la prima semifinale di Coppa Italia e in attesa della partita di ritorno che si giocherà a Torino il 28 febbraio, può dire di aver ritrovato l’armonia di gioco che si è materializzata nella fluidità di verticalizzazioni e di passaggi precisi che hanno messo in crisi gli avversari. E’ una Juventus che per certi aspetti ci ha meravigliato positivamente, anche per l’attenzione e la qualità nel sapersi disporre bene in fase di non possesso palla. Ottimo Khedira (anche lui ha ritrovato il passo giusto) Pjanic (infaticabile in fase di regia e di interdizione) Matuidi (un furetto che non s’arrende mai, se prima non carpisce la palla all’avversario) e poi il solito Mario Mandzukic un po’ affaticato, poco appariscente, ma sempre pronto a dare una mano in difesa, a centrocampo e in attacco. E’ l’uomo inventato da Max Allegri, al quale dobbiamo dare atto di avere costruito un calciatore polivalente che da ex centravanti puro è diventato centrocampista, difensore e anche attaccante che funge da spartiacque per l’inserimento dei centrocampisti. Insomma, ci sembra di poter dire che la Juve è ritornata ad essere la Vecchia Signora che tutti conosciamo, forse poco bella (se non a tratti) ma sicuramente cinica nella sostanza.

Salvino Cavallaro    

Salvino Cavallaro