FIORENTINA, ROSSI: «DIFFICILE CHE JOVETIC E BEHRAMI CE LA FACCIANO»


Ha avuto una carriera da giocatore in credibile. Poi ha coronato il sogno di allenare la squadra della quale è tifoso
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16/03/2012 -

Delio Rossi alla vigilia della partita contro la Juventus. (firenzeviola.it). "Jovetic e Behrami? Più no che si. In generale, non credo di portarli nemmeno in panchina. Per il resto sappiamo che tipo di partita è, dobbiamo dare tutto, è una partita importantissima per noi e per la gente. C'è un'aria particolare e noi dobbiamo capire l'aria. Non ho caricato troppo la partita perchè non c'è bisogno, però se hai sangue nelle vene devi capire che aria tira. Ci vuole entusiasmo, perchè entusiasmo genera entusiasmo. La gente presente all'amichevole mercoledì mi hanno fatto piacere, però ripeto: la squadra non è mia, non è dei giocatori, non è del presidente... è dei tifosi, è di chi vuole bene a questa magli. Sul sostegno della gente non ho mai avuto dubbi, certo qualcuno ha il cuore un pò pesante, va capito..."

Sulle polemiche arbitrali e la designazione di Bergonzi: "Un allenatore deve parlare sul campo, a queste altre situazioni deve pensare la società. Se poi io dicessi la mia idea potrebbero sembrare degli alibi. Certo un'idea ce l'ho, ma me la tengo per me. Se sono soddisfatto dell'intervento della società? Mi vien da ridere, perchè io avevo fiducia nel calcio anche quando c'era Moggi (risata generale ndr) Io sono abituato a non piangermi addosso, voglio essere più forte anche dei torti arbitrali, alla lunga non paga lamentarsi, crearsi alibi. Sulla società non sta a me dire se sono intervenuti bene, non so come si fa, faccio un altro lavoro".

Sulla classifica ancora precaria... "Non facciamo calcoli, non so se 7 punti sul Lecce siano pochi o tanti. E' un'annata particolare, però domani è una partita che esula dalla classifica. Domani non ci vuole paura, la Juventus è nettamente più forte di coi, voglio orgoglio e coraggio."

Sull'esclusione di Gamberini: "Non ho deciso, ma se anche fosse non facciamone un caso. Perchè è il capitano? Mi è già capitato, e poi bisogna vedere il momento, la contingenza..."

Su Vargas e Cerci: "Stanno bene, purtroppo facciamo degli errori che paghiamo a caro prezzo. Vargas e Cerci sono giocatori un pò estemporanei, lo sanno anche loro che un pò di narcisismo in meno farebbe comodo a tutti".

Su Antonio Conte: "Ha avuto una carriera da giocatore in credibile. Poi ha coronato il sogno di allenare la squadra della quale è tifoso, nella quale ha raggiunto i maggiori successi. Si vede che se la sta giocando nel miglior modo possibile, traspare chiaramente. E' uno preparato, ha studiato, se l'è guadagnata...onore e merito a Conte".

Sulla Juventus: "E' da scudetto, sicuramente. Basta guardare la campagna acquisti, hanno cambiato 12 giocatori perchè volevano vincere. Come marcherò Pirlo? Non ho in squadra il giocatore ideale per questo, poi se perdo un giocatore in marcatura mi manca da altre parti... Io voglio giocarmi la partita, sarà rischioso ma è così. Chi temo di più tra Matri, Vucinic e Borriello? Ho un'idea anche qui, ma ogni volta che la dico porta sfortuna. Sui rischi dico che rischia di più la juve, se noi non pensiamo alla classifica".

Su Amauri: "Lui ci tiene a far gol, senza dubbio. Ci sono giocatori anche meno bravi ma nelle partite importanti ci sono sempre. Per esempio Drogba...l'altra sera è stato decisivo anche se non vive il suo miglior momento. Tornando ad Amauri, per noi è un giocatore importante, Amauri è un giocatore importante. Mi aspetto una grande partita. Di fronte all'evento agonistico deve dare una risposta importante."

Un voto per la vittoria... "Vi riferite al bagno nella fontana di trevi...Fu una promessa fatta ad un ecclesiastica (Suor Paola? ndr.) poi lei non l'ha mantenuta, ma era solo una promessa. Poi è passata come una cosa...era solo un fatto goliardico".

Ancora su Moggi: "Io sono per la cultura dell'esempio, cosa fanno gli altri non mi interessa. Se è giusto che Moggi vada a pontificare nelle trasmissioni televisive? Io seguo le regole, su altri non mi esprimo. Ognuno segue la propria moralità, segue le regole che vuole, poi se non piace cambia canale..."

Appello ai tifosi: "Non riesco a fare appelli, se domani ci saranno 30000 persone sono felice. Loro ci devono soffiare, noi dobbiamo trascinarli. Poi se ci danno una mano, meglio..."

Su Nastasic e la vita da professionista: "La regola è questa, la non regola è l'altra, di chi non fa vita da professionista. Non facciamo come in qualche paese che la regola...è infrangere le regole. Io trovo il comportamento di Nastasic di una normalità sconvolgente, sono gli altri a sbagliare."

IlCalcio24 Redazione