QUANDO LA QUALITÀ DEL TEATRO DILETTANTE È PARI AI PROFESSIONISTI


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Torino, 06/09/2012 -

Temevamo che la grande calura estiva che per lunghi mesi ha tormentato le giornate e le notti milazzesi, avesse consigliato il pubblico a scegliere ritrovi più freschi. E invece, tutti all'Atrio del Carmine ad assistere alla commedia "Il Satiro danzante", organizzata dal Teatro Stabile di Milazzo. Una prosa in due atti che s'interseca tra mito e fantasia creata da Giancarlo Buccheri con la regia di Giuseppe Pollicina e l'assistenza alla regia di Tania Alioto. Buona la prima serata del 18 agosto 2012 e altrettanto entusiasmante la serata successiva che ha sancito la bravura di un gruppo di attori dilettanti che, a dire il vero, non hanno nulla da invidiare ai più fortunati professionisti del settore teatrale. Il Satiro danzante è una statua bronzea ed è un prodotto originale dell'arte greca di epoca classica o ellenistica. La scultura rappresenta un satiro che è un essere mitologico facente parte del corteo orgiastico del dio greco Dioniso. Detto così e rivisitata la parte mitologica dei testi teatrali, avrebbe potuto spaventare coloro i quali, almeno d'estate, avrebbero voluto assistere a spettacoli meno impegnati. Ma, come dicevamo pocanzi, il pienone inaspettato dell'Atrio del Carmine, ha dato la dimensione della maturità e dell'attenzione culturale dei milazzesi. Tutto questo grazie anche all'interpretazione degli attori che hanno saputo portare avanti una commedia che a tratti scorreva piacevole, senza intoppi fastidiosi, mai pesante e farraginosa. E, nemmeno i personaggi mitologici di Cadmo (Cesare Calcagno), Armonia (Rossella Aliotta), Semele e Ino (Tiziana La Macchia), Carpulio (Gaetano Andriolo), Idomena (Stefania Gitto), Era (Maria Da Campo), Penteo (Giuseppe Cultrera), Dioniso (Andrea Di Bella- Giovanni Belardi), Nosteon (Nino Calcagno), l'interprete dei sogni (Mimmo Picciolo) e la Lamentatrice (Angela Croce), sono riusciti per un solo attimo a rendere pesante la serata. Chiaro messaggio di crescita e di maturità artistica che non è sempre comune in una compagnia di attori non professionisti che dopo interminabili ore di prove e spettacolo, si trovano a dovere fare i conti con la realtà di chi al mattino deve svegliarsi presto per andare a lavorare. E invece la passione, il sacro fuoco e l'ardire verso l'arte e la recitazione, mette da parte ogni stanchezza e/o pensiero recondito sulla difficoltà del vivere quotidiano. Ma, al di là di ogni retorico pensiero, la bravura degli attori de "Il Satiro danzante" di Milazzo è stata tale da apparire perfetta. Abbiamo anche notato la fatica mnemonica, ma anche la passione nell'interpretare personaggi importanti. A questo proposito, vogliamo citare l'attore Gaetano Andriolo che, nelle vesti di Carpulio, ha dato un'impronta notevole di capacità artistica e recitativa, interpretando anche con espressiva gestualità un monologo capace di evidenziare tutte le sue doti di aspirante attore professionista. Onore dunque a tutta la compagnia di attori milazzesi, al Direttore Artistico Tiziana La Macchia, al Coreografo Nilgun Onart, alla Costumista Rossella Aliotta, al Coro e ai Baccanti che per la prima volta si sono cimentati con successo in una commedia impegnata. Quella sera, anche la luna piena d`agosto, un po' ruffiana, è sembrata compiaciuta d'avere assistito a uno spettacolo davvero interessante. A volte, il dilettantismo può dare segni concreti di professionalità tali da confondersi con il più sponsorizzato professionismo. La fatica, l'amore, la passione, la dedizione e l'impegno verso il teatro e la recitazione non fanno emergere alcun distinguo tra attore di serie A e interprete di serie B, ma, più semplicemente, restiamo dell'avviso che insieme ne rafforzino l'arte pura. Questo, l'ha capito anche la luna che, in una serata di mezza estate, ha saputo illuminare quell'angolo di mondo chiamato "Atrio Del Carmine" di Milazzo.

Salvino Cavallaro

 


 

Salvino Cavallaro