PALERMO, PIETRO LO MONACO ALLA CORTE DI ZAMPARINI


Palermo Zamparini Lo Monaco
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Palermo, 27/09/2012 -

"Pietro Lo Monaco al Palermo. Maurizio Zamparini ha deciso di dare le chiavi del club rosanero all'ex direttore di Catania e Genoa. Per questo, proprio nelle ultime ore è arrivato l'ok definitivo. Tra giovedì e venerdì, il presidente darà l'annuncio ufficiale dell'arrivo di Lo Monaco e ne darà la carica. Difficile che possa convivere con il direttore Gianfranco Perinetti, la cui posizione sarà comunicata sempre dallo stesso Zamparini. Dopo aver fatto le fortune del Catania e l'amaro addio a Genoa, Lo Monaco si prepara quindi a una nuova avventura. Zamparini dà un'altra scossa al suo Palermo e, da domenica prossima, potrebbe cominciare un nuovo corso". Ad annunciare l'ufficiosa notizia è il collega giornalista di SKY Gianluca Di Marzio, uno dei massimi esperti del calciomercato in Italia. Dopo il siluramento di Sannino, sostituito da Gasperini sulla panchina rosanero, ecco avvicinarsi anche la sostituzione di Perinetti con Pietro Lo Monaco. Certo, il presidente rosanero non si smentisce mai e dopo essersi "guadagnato" la fama di "mangia allenatori", adesso è anche conosciuto come "demolitore di dirigenti".

Noi pensiamo che non sempre il cambio di allenatore e/o dirigente produca quegli effetti positivi desiderati, anzi, il più delle volte, è un motivo in più per uno sperpero di denaro e un'aggiunta inutile a libro paga che va ad aggravare le casse della società. Riteniamo che il Palermo, (su questo non ci sono dubbi), debba riparare con idee chiare nel mercato di gennaio, tutta una serie di errori che sono stati commessi nel corso del calciomercato estivo. Con tutto il rispetto verso Ujkani, Munoz, Arevalo Rios, Giorgi, Ilicic, Hernandez, uno "spremuto" Miccoli e il resto della mediocre compagnia, Zamparini non poteva pretendere di più di quanto in realtà è. L'aver ottenuto soltanto un punto in classifica evidenzia un livello tecnico globale che è davvero di basso profilo. Inoltre, conoscendo il carattere esplosivo del presidente Zamparini e l'atteggiamento spesso spigoloso di Pietro Lo Monaco, siamo sinceramente dubbiosi in un connubio che possa ritenersi duraturo e al contempo utile nel raggiungimento di quel progetto che, a Palermo, vorrebbero tutti realizzare. Vedremo, certo è che Zamparini ci ha abituato a tutto, anche alla "moda" di assumere un allenatore, sostituirlo e poi richiamarlo. Farà lo stesso anche con il direttore Perinetti?

Salvino Cavallaro


Salvino Cavallaro