L’ETERNA DISPARITÀ PALLONARA DELLA CITTÀ SABAUDA


Juventus e Torino. Due mondi diversi che dividono il football torinese.
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Torino, 15/05/2018 -


Juventus e Torino – ovvero “A chi troppo e a chi niente”. E’ l’eterna disparità che si evidenzia da troppi anni nella Torino del calcio. Due facce di un pallone che gira sempre a favore dei bianconeri e i granata sempre lì a ingoiare amaro e saltare con quel “Chi non salta bianconero è” che sembra essere l’unico sfogo di antico sfottò che aleggia da sempre tra le due sponde del fiume Po. Nella settimana in cui fervono i preparativi per la festa bianconera di domenica prossima in cui si celebrerà il settimo scudetto consecutivo della Vecchia Signora d’Italia, la Torino granata si rifugia nei propri intimi ricordi ormai lontani che fanno capo alla Leggenda degli Invincibili giocatori del Grande Torino, con la parentesi anch’essa ormai lontana dell’ultimo scudetto conquistato da capitan Claudio Sala e compagni. Troppa differenza di conquiste, troppa dismisura di gioie pallonare e feste in città che anno dopo anno si ripetono con gli stessi colori bianconeri. Due storie a confronto che fanno riflettere su antiche rivalità spesso acuite da ruggini e veleni che si sono intensificate negli anni, proprio grazie a questo vincere scudetti a ripetizione da parte della Juventus. E così, in periodi dell’anno come questo in cui fervono i preparativi per la festa dei “gobbi” bianconeri, i tifosi del Toro annunciano il loro “Galà Granata”. Un appuntamento annuale dedicato al popolo granata, che si svolge al Teatro Nuovo di Torino per risollevare i ricordi di passione vissuta assieme ai propri idoli del passato. E mentre i bianconeri godono del presente, i granata si godono gelosamente il proprio ieri come fosse una ristretta famiglia che sa apprezzare certi sentimenti romantici legati al vecchio cuore granata. Sono storie della città di Torino che si fa orgoglio del proprio football sotto due bandiere diverse nei colori, ma anche in un percorso di vicissitudini opposte e qualche volta anche simili nella tragedia. In questi giorni anche il centro di Torino appare ancor più elegante. Piazza San Carlo che l’anno scorso balzò tristemente all’attenzione della cronaca per i noti fatti che provocarono un morto e decine di feriti, sembra stringersi al suo Cavallo di Bronzo che spicca nel centro della piazza per ricordare il passato, centrando un presente che per i tifosi bianconeri significa 7 scudetti consecutivi e 4 Coppe Italia conquistate di seguito. Un primato che è Leggenda bianconera di oggi, senza dimenticare quella Leggenda granata che resta impenetrabile nell'orgoglio del Torino. Questa è Torino, questo è il football della Mole che si staglia tra mille cose giuste e ingiuste che si sono intersecate durante tanti anni di storia: da una parte la nobile casata degli Agnelli che continua a vincere, e dall’altra il popolo del Toro che ha messo in campo il cuore e poco altro.

Salvino Cavallaro                            





Salvino Cavallaro