SI RICOMINCIA AD ALIMENTARE IL FUOCO DELLE POLEMICHE


Salvino Cavallaro giornalista iscritto all`Ordine Regionale del Piemonte. Nasce a Milazzo (Me) ma ormai da anni vive e lavora a Torino. Ha collaborato con le redazioni di Sprint & Sport, Piemonte Sportivo, Torino Sera, La Nuova Metropoli, Arte & Dintorni, Stadio Goal. Attualmente, scrive per il Palio dei Quartieri News di Torino e collabora con IlCalcio24. In questi ultimi anni ha scoperto il fascino discreto della letteratura ed ha pubblicato il libro Quello che ho scritto, pensato e pubblicatoe Tra interviste e altroedito da Progetto Immagine. Contatti: salvinocavallaro@libero.it
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12/08/2012 -

Juventus - Napoli, la sfida di Supercoppa Italia 2012 è finita con il punteggio di 4 a 2 in favore della Juventus. Ci sono voluti 120` per assegnare la Coppa tanto ambita che inizia tra furibonde polemiche e veleni mai svelenati. Ma iniziamo col dire che i bianconeri hanno vinto la quinta Supercoppa italiana al cospetto di un Napoli orgoglioso e volitivo che, all`inizio della gara, è passato in vantaggio per ben due volte, ma che poi ha terminato la partita in nove uomini per effetto dell`espulsione di Pandev per proteste e di Zuniga per doppia ammonizione. Sul mirino l`arbitro della partita signor Mazzoleni, reo di avere espulso per proteste anche Walter Mazzarri. E, cosa ancor più grave, è che il Napoli a seguito di queste espulsioni e del calcio di rigore assegnato alla Juve per fallo in area di rigore su Vucinic ritenuto ingiusto, ha deciso per protesta il silenzio stampa e di non scendere più in campo, disertando la cerimonia di premiazione. Riteniamo che in campo internazionale certe figure debbano essere evitate. Ammesso che il Napoli avesse ragione a lamentarsi, pensiamo che protestare contro le decisioni dell`arbitro in questa maniera, significa macchiare in modo indelebile la propria immagine in campo internazionale. Giusto è portare avanti le proprie ragioni evidenziando in altra sede gli eventuali torti subiti ma evitando di disertare la premiazione. Detto questo e volendo fare una disamina dei fatti tecnici emersi, dobbiamo rilevare che nel primo tempo la Juve si è fatta male da sola grazie a una difesa inspiegabilmente alta e pasticciona, con un Bonucci che ha riesumato i limiti dell`inizio dello scorso campionato e Lucio che tutto sembra meno che un giocatore di calcio. Scoordinato, goffo e confusionario, il brasiliano ex Inter ha dato segnali concreti di giocatore non adatto a competizioni importanti, dove la concentrazione e i meccanismi di linea con la propria difesa sono sempre di vitale importanza. Questa Juve non ha bisogno di giocatori come lui che danno l`impressione di essere sul finire della carriera, ma c`è necessità di un centrale forte che possa realmente contribuire alla causa di una difesa a tre che vede i soli Barzagli, Bonucci e Chiellini, unici perni insostituibili. Più che di un top player d`attacco, la Juve deve trovare valide alternative in difesa. Asamoah è stato l`autentico mattatore a Pechino, instancabile esterno capace di garantire quantità in fase d`interdizione e qualità nel suggerire palloni di pregevole fattura. Da cineteca il suo gol al volo che ha mandato in visibilio lo stadio cinese. Buone le indicazioni fornite da Vucinic e Giovinco, mentre Matri è risultato ancora una volta opaco ed evanescente in zona risolutiva. Il Napoli, (almeno fino al momento in cui ha avuto undici giocatori in campo) con il ritrovato Pandev e il volitivo Cavani ci è sembrato ottimo nelle ripartenze ma fragile in fase difensiva, dove De Santis ha palesato certe gravi insicurezze nelle uscite, già manifestate in passato. Per il resto bisogna attendere. D`altra parte è ancora presto per dire quale ruolo saprà recitare in campionato questo Napoli. Una cosa è certa: è essenziale non perdere mai la testa, specie in campo internazionale. Purtroppo, da questo punto di vista, sembra che i Partenopei non abbiano ancora superato gli esami di maturità. 

Salvino Cavallaro

 

Salvino Cavallaro