BUFFON: «OGNI TANTO I CALCOLI SI FANNO»


«All`Europeo almeno in semifinale»
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26/05/2012 -

E' stato il turno di Gigi Buffon a parlare, come un fiume in piena, lasciando come sempre il segno con la sua sincerità.

 "Non ho paura per Conte riguardo al caso Calcio Scommesse: prima di tutto perché lo conosco, poi perchè conosco il calcio, terzo perchè ho già sentito che moltissimi giocatori del Siena hanno dato versioni completamente diverse da quelle accusatorie e quarto perché, chi conosce e vive il calcio, nella propria testa può avere già un'idea di cosa sia accaduto o di cosa accade in queste situazioni, nulla di negativo che possa far pensare alla malavita o a qualcosa del genere. Alcune volte si pensa...E in alcuni casi si dice che sono meglio due feriti che un morto. Le squadre le partite se la giocano e sarà sempre così, ma ogni tanto qualche conto bisogna anche farlo".

Inevitabile l'accenno al caso Muntari e al numero di scudetti bianconeri: "Si è parlato di una cosa invece che della mia doppia parata che era molto bella, mi è dispiaciuto - ironico Buffon, si è voluto parlare di quello che faceva comodo e non di ciò che poteva fare bene al calcio. Quanti scudetti abbiamo?  "Dico sempre che sul campo è accaduta una cosa, in altre sedi un'altra, se poi conta più una sede che il campo...Amen. Se mi chiedono quanti ne ho vinti, dico che ne ho vinti 5, ma che ne hanno assegnato 3".

Capitolo mercato: "Balotelli alla Juve? Lo vedrei bene, lo vedo bene in tutte le squadre più forti del mondo, perché è un ragazzo che ha le potenzialità ed ora si può dire anche qualcosina in più, perché ha anche dimostrato in molte occasioni di poter essere decisivo. Se venisse alla Juventus diventerebbe, sicuramente, l`idolo dei tifosi. Perché, poi, quei personaggi che sono per certi aspetti denigrati, per non dire odiati, che è una parola troppo forte, dalla tifoseria ospite, sono quelli che vengono idolatrati dalle proprie. Van Persie? Mi ha stupito, perché non pensavo riuscisse a diventare uno stoccatore, un finalizzatore così importante, perché lo vedevo più un`ala che non realmente un attaccante. Invece, si vede che è stato molto bravo e si vede che è un ragazzo, un giocatore intelligente, perché riuscire a cambiare ruolo e diventare così decisivo, è sicuramente merito suo. Alla fine, non saprei la collocazione che potrebbe trovare nella Juve, ma quello spetta all`allenatore. Verratti? Se dovesse lasciare il Pescara, gli auguro di venire e di scegliere la Juventus perché è, innanzitutto, una scuola di vita incredibile, secondariamente, credo che la cassa di risonanza e il prestigio che la maglia della Juve, soprattutto in un momento anche storico come questo, farà fatica a ritrovarlo da altre parti. Poi, entrare nel cuore dei tifosi juventini, ed ho la presunzione di poterlo dire, perché credo di esserci entrato in maniera importante nel loro cuore, è un qualcosa di impagabile".

Buon auspicio poi per gli Europei: "Ho detto che sarei contento se l`Italia facesse un bel Campionato Europeo. Un bel Campionato Europeo sarebbe almeno una semifinale. Da lì in poi nessuno ci sta a perdere ed è normale. Credo che realmente il girone di qualificazione sia stato da sempre il nostro tallone d`Achille, soprattutto la gara iniziale. Degli Europei che ho fatto io, non ne ricordo nessuna né vincente, né che ci abbia portato entusiasmo. In questo caso avremo addirittura la Spagna, per cui sarà sicuramente dura e già il fatto di poter accedere alla fase successiva sarà un buon traguardo».

 

Luca Bonaccorso