SCUSATE, MA PERCHÉ LA LEGGE NON È UGUALE PER TUTTI?


Leonardo Bonucci, difensore della Juventus e della Nazionale
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30/10/2013 -

Viene proprio da chiedersi perché in questo nostro Paese che non conosce più il senso del rispetto delle regole, non debba mai esserci parità nelle applicazioni delle sanzioni. Intorno alle 12,30 di ieri pomeriggio, 29-10-2013, in Corso Unità D’Italia a Torino si è verificato un episodio che ci ha fatto riflettere su come il mondo del calcio e i suoi interpreti vivono un’altra realtà, una dimensione fatta di protezione, un mondo che nulla a che fare con i comuni cittadini. Leonardo Bonucci, difensore della Juventus e della Nazionale, a bordo della sua Ferrari Rossa viaggiava a forte velocità. Secondo quanto riportato dagli organi di stampa, la Polizia l’ha inseguito con sirena spiegata e paletta fuori dal finestrino e, dopo averlo raggiunto all’altezza del Museo dell’Automobile, l’ha costretto a fermarsi per i dovuti controlli. Bonucci non è neanche sceso dalla sua macchina ed ha consegnato patente e libretto senza protestare. E fin qui nulla di strano. Peccato che la Polizia, dopo aver visto di chi si trattava, ha chiuso entrambi gli occhi rifugiandosi dietro un laconico “Bonucci ha esagerato un po’ con la velocità”. Una frase sibillina che non vuol dir nulla, se non il significare semplicemente una piccola tiratina d’orecchie senza tuttavia sanzionare l’infrazione stradale. Ebbene, questo non ci sembra giusto, perché il codice stradale deve essere rispettato da tutti e, se si commettono delle infrazioni, bisogna ricorrere a quelle che tutti noi paghiamo, e cioè le multe con sottrazione di punti sulla patente. Qui non è successo nulla di tutto questo, si è creato un precedente che di certo non ci scandalizza, visto come vanno le cose in questa nostra Italia, ma sicuramente ci conferma la cattiva abitudine di proteggere sempre chi non ne ha bisogno, a discapito di chi invece dovrebbe essere aiutato. Figli e figliastri! E’ un motivo conduttore antico come il mondo, che la nostra cultura mediterranea è capace soltanto di incrementare a dismisura piuttosto che sradicarla. Intendiamoci, approfittiamo di  questo episodio avvenuto a Bonucci, non per biasimare il calciatore ma, più semplicemente, per evidenziare certe storture e inefficienze italiche che, continuando così, non miglioreranno mai una cultura totalmente sbagliata. Certo, bello sarebbe stato se Bonucci, dall’alto della sua ricchezza e popolarità, avesse chiesto scusa esortando la Polizia a sanzionare l’infrazione commessa con la relativa multa. Ma, si sa, questo “film” non è trasmesso da nessuna parte……..!

Salvino Cavallaro
     

Salvino Cavallaro