ITALIA, O DENTRO O FUORI


Allo Stadio Meazza il destino della Nazionale Azzurra.
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Milano Stadio Meazza, 13/11/2017 -


Se, se, se…….- Quanti “se” siamo soliti usare nel calcio quando una cosa è già successa, ma non ha avuto il risultato che ci aspettavamo. Sono i rimpianti di ciò che si poteva fare e non si è fatto. Certo, parlare a cose compiute è sempre più facile e poi c’è la sicurezza di non sbagliare mai. Tuttavia, ci sono partite come quella che l’Italia affronterà a San Siro tra poche ore contro la Svezia per la qualificazione ai prossimi mondiali, che per l’altissima posta in palio è considerata ad alto rischio di un oggettivo fallimento. 70.000 spettatori sono attesi allo stadio milanese con l’obiettivo di essere il 12mo giocatore in campo per dar forza agli azzurri di Ventura, anche se, come molti di noi temono, sarà molto difficile vincere con lo scarto di due gol, per avere perso la partita d’andata in casa della Svezia. Ma ciò che pensiamo sulle varie ipotesi di un percorso venturiano che fin dall’inizio del suo lavoro di C.T. azzurro non è sembrato indenne da colpe, preferiamo eventualmente parlarne a posteriori di questo delicatissimo incontro che ci mette davanti a un “dentro o fuori” che sa di acqua alla gola. Dunque, almeno per una sera, bando alle critiche e sentiamoci tutti emotivamente partecipi con addosso quella maglia azzurra, capace di spogliare momentaneamente dalla nostra pelle i colori della squadra del nostro cuore. Sì, perché l’Italia è nel nostro cuore, specie quando questa è in grado di unirci tenendo lontani gli odi sportivi che sanno di separatismo. Ecco, diremmo proprio che questo debba essere lo spirito emotivo che questa sera deve legarci senza se e senza ma, da veri italiani del pallone. E chissà, proprio per questa sofferenza che ci rende ansiosi quanto ipercritici su una Nazionale che più delle volte non siamo riusciti a sentirla nostra per varie ragioni, si sprigionerà improvviso quell’entusiasmo capace di farci vedere il futuro azzurro con altri occhi; con meno pessimismo (realismo?) e più ottimismo (superficialità?). Chissà! Ma intanto, a prescindere da tutto, esaltiamo i nostri sentimenti patriottici al canto dell’inno italico, cui dobbiamo dimostrare rispetto entrando a far parte dei Mondiali di calcio in Russia. Questo è il dovere! Ma dobbiamo meritarcelo sul campo!

Salvino Cavallaro         

Salvino Cavallaro