CALCIO, ROVESCIO DI UNA MEDAGLIA CHE HA UNA SOLA FACCIA.


Le frasi d`amore del Pipita alla Juventus e alla città di Torino.
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Torino, 21/02/2017 -


Il pallone che fa discutere, che è fatto di tante parole, troppe ingannevoli frasi e poche verità. Ma il senso è solo uno, ed è quello di stuzzicare la sfera emotiva di ognuno che quel mondo del calcio lo ama proprio. E se da una parte si discute per settimane intere sulle dichiarazioni del presidente De Laurentiis che suscitano le polemiche di Maurizio Sarri, dei tifosi e della squadra partenopea, dall’altra parte leggiamo le sperticate lodi di Higuain alla Juventus e al suo compiacimento di avere scelto una società e una città che adora. Lo status sociale di un ricco calciatore di oggi, che sembrerebbe quasi gratitudine a una Juventus che l’ha voluto fortemente, pagando una clausola economica a dir poco pazzesca. “Qui, alla Juve e a Torino, ho trovato il punto della tranquillità della mia vita. Con il lavoro e fuori, in una città bellissima che mi piace da morire” Sono vere e proprie parole d’amore, queste di Gonzalo Higuain, che aggiunge: “Mi sento felicissimo per l’affetto dei compagni, dei tifosi e della società. Mi sento parte di loro e ho capito di avere fatto la scelta giusta. Mi fa piacere sapere che mi hanno preso, sperando di vincere la Champions. Giocare con i più forti ti fa migliorare. Chiunque tu sia puoi sempre migliorare, basta guardare Buffon. Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta. Giocare allo Stadium è spettacolare. Prima di entrare in campo vedi le foto di Platini, Baggio, Zidane, Del Piero che ti esortano a far sempre bene. Una responsabilità dalla quale non ci si può esimere.” Parole che lasciano senza fiato, che faranno sicuramente innamorare i tifosi della Juventus, ma che creano ancora grande attrito verso quella Napoli e quei napoletani che si sentono traditi per un affetto prima annunciato, fortemente creduto e poi svanito in un “tradimento” che non sarà mai perdonato. Sentimenti di un calcio in cui nulla è per sempre, un mondo in cui basta un sol alito di vento per spezzare quell’esile filo che lega la passione agli interessi economici che sanno più di cinismo che di enfasi sentimentale. E’ il calcio dei nostri giorni, il pallone capace di illuderci di promesse a vita, di buoni sentimenti legati alla maglia che vorrebbero dire fare parte di una sola bandiera. Alzi la mano chi ci crede ancora!

Salvino Cavallaro         



Salvino Cavallaro