TOUR DE FRANCE: SAGAN, CHE LIBERAZIONE!


Gran lavoro della Cannondale spiana la strada allo slovacco, neutralizzato Bakelants. Impey resta leader della classifica.
tempo: 38ms
RSS
Albi, 05/07/2013 -

Sagan avrà sentito un grosso peso andare via dal suo stomaco mentre tagliava il traguardo di Albi, bruciando nella volata finale in discesa Degenkolb (Argos-Shimano) e il nostro Bennati (Saxo-Tinkoff). La discriminante del successo è ancora una volta il gran lavoro di squadra, stavolta la Cannondale, che aveva qualcosa da farsi perdonare nei confronti del suo capitano nelle tappe precedenti. A favorire il lavoro sfiancante dei gregari sono i quattro GPM, che contribuiscono ad affaticare gli sprinter più temibili come Greipel e Cavendish. Il primo scollina il Col de la Croix con 3' di ritardo, addirittura 5' per il britannico. Il traguardo volante premia Sagan, che taglia tranquillamente scortato dai compagni di squadra che continuano a tenere la testa del plotone. A cercare di tenere il ritmo Lotto e Omega-Pharma Quickstep, anche se la squadra di Greipel deve cedere il passo. Quando mancano 65 km all'arrivo parte lo scatto che provoca una morsa allo stomaco degli Orica GreenEdge e dei Cannondale. Fuggono Gautier (Europcar), Oroz (Euskaltel) ma soprattutto Bakelants (RadioShack), che rischia di strappare il primato in classifica ad Impey. I battistrada resistono fino agli ultimi tremila metri, poi vengono ripresi dalla squadra di Sagan, che nel frattempo ha messo definitivamente fuori gioco gli avversari più pericolosi. Lo slovacco si stacca dal gruppo alla maniera di Cavendish, restando alla ruota dei compagni durante lo scatto conclusivo e lanciandosi subito dopo la fuga di Degenkolb, che viene bruciato e deve accontentarsi della seconda piazza. Fine della gara: applausi al vincitore e tutti contenti, compreso il sudafricano Impey che resta in maglia gialla.

Prossimo appuntamento con l'ottava tappa, Castres-Ax 3 Domaines. Dura prova per i polmoni, che prevede un GPM Horst Categorie e un altro di prima categoria, con arrivo in salita. L'appello per la vittoria chiama Voeckler e Rolland.

Samuel Boscarello