LEGA, HAI PERSO UN`OCCASIONE IMPORTANTE PER.......!


L`irrevocabile decisione della Lega di non anticipare o posticipare la partita tra Chievo e Torino
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Torino, 30/04/2014 -


“Questioni di regolarità di campionato……”. Questa la motivazione in base alla quale la Lega non ha acconsentito di anticipare, né di posticipare, l’incontro di campionato Chievo Torino in programma domenica 4 maggio 2014, giorno in cui si commemora tutti gli anni la tragedia di Superga e la morte del Grande Torino. Certo, non siamo così romanticamente ingenui da non pensare che il calcio di oggi possa anteporre qualsiasi cosa davanti agli altissimi interessi economici. Ma la commemorazione della Tragedia di Superga che 65 anni fa alle ore 17,05 di quel fatidico 4 maggio ’49 mandò in fumo le certezze di un pallone italiano che dava la speranza di resurrezione post bellica a un’Italia che si stava sollevando lentamente dalle macerie, ebbene, non può essere considerata una “qualsiasi cosa”. E poi c’è il rispetto mancato verso la città di Torino, verso i sentimenti profondi del popolo granata che ha da sempre impresso il ricordo di una giornata che conserva gelosamente nello scrigno degli affetti più personali. Un rito annuale che rasenta la sacralità, ammantato com’è in una sorta del ripetersi che sa di religiosità, di affetto, di cuore, di smisurata passione verso quegli invincibili giocatori del Grande Torino che ha fatto la storia del calcio italiano riconosciuta in tutto il mondo. Un orgoglio indescrivibile, legittimo, da rispettare anche se non sei del Toro, se non ne condividi la passione, se non riesci a capirne il significato della sofferenza che nasce proprio da quel giorno, da quella tragedia che si dirama come radici profonde che sono sempre vitali e prolifiche di significati che vanno ben oltre la semplice passione per il gioco del calcio. Ma, a quanto pare, alla Lega Italiana tutto ciò non interessa o, per meglio dire, non è così importante da posticipare o anticipare l’incontro di calcio che possa permettere alla squadra del Torino di stringersi alla propria gente, alla propria storia, ai propri ricordi, ai propri tifosi, dentro quella Basilica di Superga dalle cui mura trasuda ancora la tragedia del Grande Torino. Di fronte a tanta sacralità, riteniamo banali e anche superficiali le motivazioni della più alta Istituzione Italiana del calcio, la quale si rifugia dicendo: “Se avessimo spostato la partita Chievo Torino, avremmo creato un precedente. E poi, dove la mettiamo la regolarità nel rispetto della contemporaneità dello svolgimento di partite che sono legate alla salvezza e alla conquista di una partecipazione ai campionati UEFA?”. Frasi di circostanza che non convincono, soprattutto in considerazione della decisione di posticipare la partita Fiorentina Sassuolo, spostata il martedì 6 maggio perché i viola saranno impegnati sabato prossimo nella finale di Coppa Italia contro il Napoli. Forse il Sassuolo non è impegnato per la salvezza come il Chievo? Non c’è che dire, anzi sì, diciamo pure che la legge non è uguale per tutti. Tuttavia, il Torino e i suoi tifosi, non solo rispetteranno la commemorazione e il ricordo indelebile del 4 maggio 1949 (ci mancherebbe non fosse così), ma avranno anche la presenza della squadra granata al completo. Tutto ciò grazie anche all’interessamento del presidente Cairo che dopo la partita di Verona contro il Chievo, metterà a disposizione della squadra un volo charter che li porterà intorno alle 20,30 a Superga per l’inizio della Messa di suffragio. La città di Torino, il Torino F.C. e tutti i tifosi del Toro, rispondono così ad una presa di posizione della Lega che sa tanto di mancanza di rispetto.

Salvino Cavallaro

Salvino Cavallaro