TORINO, SQUADRA E SOCIETÀ SONO IN CRESCITA


D’altra
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06/02/2014 -

“Preferirebbe vincere il derby o andare in Europa?”
“E’ come chiedere se è meglio essere belli o ricchi….Tutti e due. Anche se credo che il 95% dei tifosi del Toro forse preferirebbe vincere il derby allo Stadium”.
A rispondere alla domanda fatta dal collega di Tuttosport è Giampiero Ventura, l’allenatore del Toro. E’ una risposta che ben si addice a una squadra e a un ambiente che sta finalmente maturando, che fa dell’autostima la propria arma vincente. Non è da oggi che seguiamo il Torino, passo dopo passo. Abbiamo insieme vissuto lunghi e interminabili anni bui che, quasi sempre, hanno buttato nello sconforto anche chi vive la splendida storia della società granata. Ma il presente non c’è più stato, quasi fosse un qualcosa di inarrivabile, di predestinato da chissà quale malaugurato destino. Oggi, anzi per meglio dire da questo campionato 2013’14, il Torino sta meravigliando anche coloro i quali sono sempre stati ottimisti nonostante certi sconfortanti momenti vissuti. Ventura sta lavorando bene sul campo e, con sorpresa, stiamo anche valutando positivamente l’opera del D.S. Petrachi, il quale dopo essersi sottoposto a critiche talora anche esagerate, ha saputo dimostrare con umiltà e fattiva capacità tutto il suo saper fare nell’ambiente dei procuratori. Un lavoro difficile che comporta la particolare conoscenza di un mestiere che richiede anche capacità di individuare l’affare inteso come investimento, tenendo conto di spendere con oculatezza in base a quelle che sono le direttive del presidente Cairo. Lavoro non facile, soprattutto in considerazione del fatto che prima di intraprendere una qualsiasi trattativa, Gianluca Petrachi consulta il parere del presidente Cairo, del direttore generale Antonio Comi e dell’allenatore Giampiero Ventura. Oggi possiamo dire a chiari lettere che c’è finalmente una società vera, con un programma ben delineato e idee da realizzare. Il Torino calcio sta davvero crescendo e i risultati che si vedono sul campo hanno un loro significato, perché sono il frutto di quanto si sta facendo bene in società. D’altra parte, in tanti anni che seguiamo il calcio a tutti i livelli, possiamo dire di non aver mai visto una grande squadra senza avere alle spalle una grande società. Il calcio è un’azienda e, come tale, il frutto dei risultati positivi si raccoglie grazie all’efficienza di chi sta dietro le scrivanie. E’ vero, ci sono ancora tante cose da fare in casa granata, tuttavia, scorgiamo all’orizzonte una luce che, se pur tenue, non scorgevamo più da tanti anni. Adesso che l’Europa è vicina, la dirigenza granata si sta organizzando non solo per raggiungerla ma anche per restarci negli anni. Questo vuol dire sforzi economici nel trattenere giocatori di categoria che possano adattarsi bene in campo internazionale, ma anche capacità di migliorare l’assetto tecnico e tattico della squadra di mister Ventura. Se tutte queste cose si combineranno tra loro, si potrà procedere anche sul piano dell’immagine da esportare anche oltre confine. Vorremmo comunque non correre troppo, ma il sentire è che questo Toro abbia finalmente trovato la strada giusta che non si limita soltanto a gufare contro gli “odiati” cugini bianconeri, ma si fa carico di credere con autostima nei propri mezzi e di giocarsela a viso aperto con tutte le squadre. Crediamo che il nostro sia un giudizio obiettivo che nasce da ciò che il Toro, questo Toro, sta dimostrando partita dopo partita. Società e squadra si combinano bene all’unisono e, stavolta, siamo davvero sicuri che non deluderanno più i suoi tifosi.

Salvino Cavallaro      

Salvino Cavallaro